lunedì 30 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Montale 1896

Eugenio Montale 1896

Eugenio Montale è stato un famoso poeta italiano nato il 12 ottobre 1896 a Genova, Italia, e morto il 12 settembre 1981 a Milano. È considerato uno dei più importanti poeti del XX secolo e un maestro della poesia moderna italiana. Montale è noto per la sua poesia lirica, che spesso esplora temi come la natura, la memoria, l'amore e il tempo. La sua opera è caratterizzata da uno stile elegante e una profonda riflessione filosofica. Tra le sue raccolte di poesie più celebri ci sono "Ossi di seppia' 0925), "Le occasioni" (1939), e "La bufera e altro” (1956). Nel corso della sua carriera, Montale ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la letteratura nel 1975, in riconoscimento del suo contributo alla poesia italiana e alla letteratura mondiale.La poesia di Eugenio Montale continua a essere studiata e apprezzata in ltalia e in tutto il mondo, e il suo impatto sulla letteratura e sulla cultura è notevole. 

domenica 29 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Fitzgerald 1896

Francis Scott Fitzgerald 1896

Francis Scott Fitzgerald, noto anche come F. Scott Fitzgerald, è stato uno dei più famosi scrittori americani del XX secolo. È nato il 24 settembre 1896 a Saint Paul, nel Minnesota, Stati Uniti. Fitzgerald è noto soprattutto per i suoi romanzi ambientati nell'era del jazz, come "Il grande Gatsby" (The Great  Gatsby), pubblicato nel 1925, che è considerato uno dei capolavori della letteratura americana. La sua scrittura è stata ·influenzata dalla sua esperienza personale e dalla vita sociale dell'epoca, riflettendo spesso i cambiamenti e le contraddizioni della società americana degli anni 20. La sua prosa era nota per il suo stile elegante e sofisticato. Fitzgerald ebbe una carriera letteraria tumultuosa e una vita personale altrettanto complessa, contrassegnata da alti e bassi, alcolismo e problemi finanziari. La sua opera “Il grande Gatsby" è ora considerata una delle opere più importanti della letteratura americana e viene spesso studiata nelle scuole e nelle università. Morì il 21 dicembre 1940 a Hollywood, in California.La sua eredità letteraria continua a essere celebrata e la sua opera rimane un punto di riferimento della letteratura americana del XX secolo.


sabato 28 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Céline 1894

Louis-Ferdinand Céline 1894


Louis-Ferdinand Céline (1894–1961) è stato uno degli scrittori più controversi e innovativi del XX secolo. Medico, romanziere e polemista francese, è passato alla storia per lo stile rivoluzionario dei suoi scritti e per le infami posizioni politiche espresse negli anni ’30 e ’40.

Lo stile che ha cambiato la letteratura
Céline ha portato nella prosa letteraria un linguaggio vicino all’oralità, frammentato, nervoso, ricco di espressioni gergali e musicalità colloquiale. Questo stile, che rompe con la tradizione letteraria accademica, ha influenzato profondamente la narrativa moderna. Autori come Bukowski, Kerouac, Queneau e molti altri ne subirono l’impronta.

Il romanzo d'esordio: Viaggio al termine della notte
Pubblicato nel 1932, Voyage au bout de la nuit è considerato uno dei più grandi romanzi del Novecento. Il protagonista, Bardamu, è un alter ego dell’autore: attraversa la Prima guerra mondiale, la colonia africana, l’America fordista e la banlieue parigina, denunciando l’orrore, l’ipocrisia e la brutalità del mondo moderno. Lo sguardo è disincantato, cinico, a tratti comico ma profondamente umano.

Da medico a pamphlettista reazionario
Céline, che lavorò a lungo come medico tra i poveri, pubblicò altri romanzi importanti (Morte a creditoCasta la vitaNordRigodon), ma la sua figura fu oscurata dai suoi virulenti pamphlet antisemiti (Bagatelle per un massacroL'école des cadavres), scritti prima e durante la Seconda guerra mondiale. Queste opere, cariche d’odio e propaganda, lo resero un collaborazionista agli occhi dell’opinione pubblica.

Fuga, esilio e ritorno
Alla fine della guerra, Céline fuggì in Germania e poi in Danimarca, dove fu incarcerato. Tornato in Francia nel 1951, visse gli ultimi anni in semi-isolamento, continuando però a scrivere. La sua figura resta segnata da una doppia traiettoria: da un lato, il genio stilistico; dall’altro, l’abisso ideologico.

Un'eredità ambigua
Oggi Céline è ancora oggetto di forti dibattiti. Per alcuni, è un maestro della modernità; per altri, è un autore da leggere con cautela, per non separare mai l’opera dall’uomo. Il suo contributo artistico, però, resta innegabile e ha tracciato una linea di rottura che ha trasformato la letteratura europea.

venerdì 27 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Huxley 1894

Aldous Huxley 1894

Aldous Huxley (1894–1963) è stato uno scrittore, saggista e intellettuale britannico tra i più influenti del Novecento. La sua opera spazia dalla narrativa filosofica alla critica sociale, dalla satira alla riflessione spirituale e scientifica, con uno sguardo profondo sulle derive della modernità.

Un intellettuale poliedrico
Nato in una famiglia colta e prestigiosa (era nipote del biologo Thomas Huxley), Aldous ricevette un'educazione eccellente, studiando a Oxford. Una malattia agli occhi, che lo colpì in gioventù, ne influenzò profondamente la visione del mondo, accentuandone la sensibilità e l'introspezione.

Il mondo nuovo
Il suo romanzo più celebre, Brave New World (Il mondo nuovo, 1932), è una distopia profetica che anticipa con lucidità inquietante una società dominata dal controllo biologico, dalla standardizzazione culturale e dalla manipolazione della felicità. In contrapposizione al totalitarismo oppressivo orwelliano, Huxley immagina un potere “dolce”, fatto di consumo, intrattenimento e droghe che anestetizzano la coscienza.

Altre opere e saggi

  • Giallo Cromo (1921): una satira sul mondo intellettuale britannico.
  • La scimmia e l’essenza (1948): romanzo postatomico, cupo e simbolico.
  • Le porte della percezione (1954): saggio seminale sulle esperienze con la mescalina, che influenzerà la controcultura psichedelica degli anni '60.
  • Ritorno al mondo nuovo (1958): riflessione saggistica in cui Huxley analizza l’avverarsi delle sue stesse profezie.
  • Isola (1962): utopia filosofica e spirituale, controparte positiva de Il mondo nuovo, dove una società illuminata cerca un equilibrio tra tecnologia, meditazione e libertà.

Visionario e spirituale
Negli ultimi anni della sua vita, Huxley si interessò sempre più alla filosofia orientale, al misticismo e alla coscienza. Visse negli Stati Uniti, in California, dove divenne una figura di riferimento per movimenti alternativi e giovanili. La sua ricerca di senso attraversa la scienza, l’arte e la trascendenza.

L’ultima uscita
Morì il 22 novembre 1963, lo stesso giorno di C.S. Lewis e dell’assassinio di John F. Kennedy. Chiese alla moglie, sotto effetto di L.S.D., di accompagnarlo dolcemente nel passaggio finale, in perfetta coerenza con la sua visione espansa dell’esistenza.

giovedì 26 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Majakovskij 1893

Vladimir Majakovskij 1893

Vladimir Majakovskij (1893–1930) è stato uno dei massimi poeti russi del XX secolo, simbolo della rivoluzione, voce roboante del futurismo e dell'avanguardia sovietica. La sua figura, tragica e potente, incarna il conflitto tra idealismo e disincanto in un'epoca di profondi rivolgimenti.

Il poeta della rivoluzione
Nato in Georgia e trasferitosi a Mosca, Majakovskij aderì al movimento futurista russo, rompendo con la poesia tradizionale per abbracciare un linguaggio spezzato, aggressivo, intriso di energia urbana e tensione politica. Con lo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre, divenne il poeta ufficiale del cambiamento, cantore dell’uomo nuovo e della società comunista.

Tra poesia e propaganda
Majakovskij scrisse versi vibranti e appassionati, ma fu anche autore di slogan, manifesti, opere teatrali e sceneggiature, lavorando per l’agenzia ROSTA in una forma ibrida tra arte e pubblicità. La sua produzione fu al servizio dell’utopia socialista, ma sempre segnata da un tono personale, ironico e contraddittorio.

Opere principali

  • Una nuvola in calzoni (1915): poema manifesto del futurismo, un inno d’amore e di rivolta.
  • Il flauto di vertebre (1916): opera intensa, che mescola dolore personale e tensione politica.
  • Il 150.000.000 (1920): epopea visionaria e collettiva della rivoluzione.
  • Lenin (1924): poema celebrativo, ma anche riflessione sulla morte e sull’eredità del leader.
  • Come fare versi (1926): saggio poetico che espone la sua concezione del fare arte.

L’amore e il disincanto
Sebbene ardente sostenitore del socialismo, Majakovskij visse una crescente frustrazione per la burocratizzazione del regime e per la sua emarginazione culturale. Sul piano personale, visse tormentate storie d’amore, come quella con Lili Brik, musa e compagna instancabile. Il contrasto tra la sua fede rivoluzionaria e la realtà sovietica lo portò a una crisi profonda.

La fine e l’eredità
Nel 1930 si tolse la vita, lasciando un biglietto d’addio: “Non incolpate nessuno.” Dopo la morte, Majakovskij fu riabilitato da Stalin e trasformato in icona ufficiale del regime. Ma la sua poesia, nella sua forza esplosiva, resta viva per il suo grido di libertà, per il suo slancio visionario e per la sua inquieta modernità.

mercoledì 25 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Toller 1893

 Ernst Toller 1893

Ernst Toller (1º dicembre 1893 - 22 maggio 1939) è stato uno scrittore, poeta e politico tedesco, noto per il suo coinvolgimento nei movimenti di sinistra e per la sua attività durante la Repubblica di Weimar. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita di Ernst Toller:

Primi Anni: Ernst Toller nacque a Samotschin, nell'Impero tedesco (ora Szamocin, in Polonia). Studiò letteratura e filosofia all'Università di Grenoble e successivamente a Monaco di Baviera.

Partecipazione alla Prima Guerra Mondiale: Toller si arruolò volontariamente durante la Prima Guerra Mondiale e trascorse parte del conflitto sul fronte occidentale. Questa esperienza influenzò profondamente le sue convinzioni politiche e la sua visione del mondo.

Attivismo Politico: Dopo la guerra, Toller divenne attivo nella politica di sinistra e fu coinvolto nella Rivoluzione di Monaco del 1918-1919, che portò alla breve creazione di una repubblica socialista in Baviera. Toller fu incarcerato a seguito del fallimento della rivoluzione.

Opere Teatrali: Toller è noto per le sue opere teatrali, tra cui "Die Wandlung" (La trasformazione) del 1919 e "Masse Mensch" (Uomo in massa) del 1920. Queste opere esplorano temi sociali e politici dell'epoca.

Esilio: Dopo il suo rilascio dalla prigione, Toller emigrò negli Stati Uniti nel 1933, a causa dell'ascesa al potere dei nazisti in Germania. Durante il suo esilio, continuò a scrivere e a essere coinvolto nell'attivismo politico contro il regime nazista.

Morte: Ernst Toller morì suicida a New York nel 1939, segnando la fine di una vita caratterizzata dall'attivismo politico e dall'impegno intellettuale.

Ernst Toller fu una figura chiave nell'ambito del teatro politico e sociale della Repubblica di Weimar. Le sue opere riflettono le tensioni e le sfide della sua epoca, e la sua vita è un esempio di come gli intellettuali e gli artisti siano stati coinvolti e influenzati dagli eventi politici tumultuosi del suo tempo.

martedì 24 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Tolkien 1892

 J.R.R. Tolkien 1892

J.R.R. Tolkien (1892–1973) è stato filologo, scrittore, poeta e professore universitario britannico, universalmente riconosciuto come il padre della narrativa fantasy moderna. La sua opera più celebre, Il Signore degli Anelli, ha plasmato l’immaginario di intere generazioni e ha dato vita a un vero e proprio mito letterario.

Le radici del mito
Nato in Sudafrica e cresciuto in Inghilterra, Tolkien fu un appassionato studioso delle lingue antiche e delle mitologie nordiche. Il suo amore per le parole e per la narrazione epica lo portò a creare un intero universo fittizio, la Terra di Mezzo, con geografie, popoli, lingue e storie propri.

Opere principali

  • Lo Hobbit (1937): romanzo per ragazzi che introduce il personaggio di Bilbo Baggins e apre la porta sul mondo della Terra di Mezzo.
  • Il Signore degli Anelli (1954–1955): trilogia epica che narra la lotta tra il bene e il male attraverso la missione di distruggere l’Anello del Potere.
  • Il Silmarillion (pubblicato postumo nel 1977): raccolta di miti e leggende che raccontano la cosmogonia e la storia antica del suo universo.
  • I Racconti incompiutiI Figli di HúrinBeren e Lúthien: altre opere pubblicate postume, che arricchiscono il vasto corpus tolkieniano.

Temi chiave

  • La lotta tra luce e oscurità, bene e male
  • Il valore dell’umiltà e del coraggio dei piccoli
  • Il sacrificio come via alla redenzione
  • Il potere della lingua e del mito
  • La nostalgia per un’epoca perduta (la sehnsucht, tipica del romanticismo inglese)

Tolkien e la cultura pop
Il successo di Tolkien non si limita alla letteratura. Le sue opere hanno ispirato innumerevoli adattamenti cinematografici, giochi, musica e arte. La trilogia cinematografica di Peter Jackson ha rinnovato l’interesse globale per la sua opera, rendendola familiare anche a chi non ha mai letto i libri.

Un mondo che continua a vivere
L’universo tolkieniano, frutto di decenni di lavoro, continua a essere oggetto di studio accademico e passione collettiva. Tolkien non ha solo scritto storie: ha creato una mitologia moderna, un luogo in cui lettori di ogni generazione possono ritrovare speranza, eroismo e bellezza.

lunedì 23 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Bulgakov 1891

Michail Afanas'evič Bulgakov 1891

Michail Afanas'evič Bulgakov (1891–1940) è stato uno degli scrittori più originali e visionari della letteratura russa del XX secolo. Medico di formazione, autore teatrale, romanziere, è celebre soprattutto per il suo capolavoro postumo Il Maestro e Margherita, che fonde satira, filosofia, religione e fantastico in un'opera unica nel panorama letterario mondiale.

Una voce fuori dal coro
Nato a Kiev, Bulgakov visse da intellettuale critico durante i primi decenni del regime sovietico. La sua opera, ironica, pungente e ricca di allusioni, fu spesso censurata. Visse anni difficili, sottoposto a controlli, esclusioni e proibizioni. Nonostante ciò, rifiutò di emigrare e continuò a scrivere, spesso solo per sé stesso e per il futuro.

Temi ricorrenti

  • Il confronto tra bene e male, verità e menzogna
  • La critica all’ipocrisia del potere sovietico
  • La libertà dell’artista contro l’oppressione ideologica
  • L’irruzione del soprannaturale nella realtà quotidiana

Opere principali

  • Il Maestro e Margherita (scritto tra il 1928 e il 1940, pubblicato postumo nel 1967): un’opera polifonica, in cui il diavolo arriva nella Mosca stalinista e smaschera la falsità del mondo burocratico e letterario.
  • Cuore di cane (1925): satira feroce sul tentativo di trasformare l’uomo attraverso la scienza e la rivoluzione.
  • Uova fatali (1924): romanzo fantascientifico che riflette sull’arroganza scientifica e il caos sociale.
  • Appunti di un giovane medico: racconti tratti dalla sua esperienza medica, che uniscono realismo e inquietudine esistenziale.

L’eredità
Oggi Bulgakov è celebrato come un autore visionario che ha saputo parlare con profondità dell'anima russa, della tirannia e del potere della fantasia. Il suo capolavoro è diventato un testo di culto e continua a ispirare lettori, artisti e registi in tutto il mondo.

domenica 22 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Mandelstam 1891

  Osip Mandelstam 1891

Osip Mandel'štam (1891–1938) è stato uno dei maggiori poeti russi del XX secolo, voce centrale dell’acmeismo, movimento che cercava ordine, lucidità e concretezza contro l’oscurità simbolista. La sua poesia è un intreccio di classicismo, profondità metafisica e tensione etica, in costante dialogo con la cultura europea e il destino della Russia.

Vita tormentata
Nato a Varsavia nel 1891 e cresciuto a San Pietroburgo, Mandel'štam fu testimone diretto della rivoluzione, ma non si allineò mai ideologicamente al regime sovietico. La sua poesia si fece sempre più critica e allusiva fino alla famigerata Epigramma contro Stalin (1933), che lo condannò a persecuzioni, prigionia e infine alla morte in un campo di transito vicino a Vladivostok.

Temi principali

  • La parola poetica come atto di responsabilità
  • Il legame profondo con l’eredità classica, da Omero a Dante
  • Il destino dell’intellettuale dissidente
  • La memoria, l’esilio interiore, la dignità umana

Opere rilevanti

  • Tristia (1922) – una raccolta malinconica e raffinata, densa di riferimenti mitici
  • Il rumore del tempo (1925) – prosa autobiografica dal tono lirico e visionario
  • Poesie sparse degli anni ’30 – spesso tramandate a memoria dalla moglie Nadežda, veri atti di resistenza culturale

L'eredità
Mandel’štam è oggi considerato un martire della parola, figura eroica della cultura russa. Il suo stile asciutto e scolpito, colmo di risonanze culturali e interiori, continua a ispirare poeti e pensatori.

sabato 21 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Pasternak 1890

 Boris Pasternak 1890

Boris Pasternak (1890–1960) è stato un celebre scrittore, poeta e traduttore russo, noto soprattutto per il suo romanzo "Il dottor Živago" (1957), un’opera che gli valse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1958. Tuttavia, per pressioni del regime sovietico, fu costretto a rifiutare il premio.

Nato a Mosca in una famiglia di intellettuali (suo padre era un pittore e sua madre una pianista), Pasternak si avvicinò presto alla letteratura e alla filosofia, sviluppando uno stile lirico e profondo, capace di unire introspezione e riflessione storica. Durante la sua carriera scrisse anche numerose poesie e tradusse in russo Shakespeare, Goethe e altri grandi autori occidentali.

"Il dottor Živago" racconta la storia di Yuri Živago, medico e poeta, sullo sfondo della Rivoluzione Russa e della guerra civile, ed è diventato un classico della letteratura mondiale, nonostante fosse vietato nell'URSS fino agli anni '80. 

venerdì 20 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Čapek 1890

 Karel Čapek 1890


Karel Čapek, nato il 9 gennaio 1890 a Malé Svatoňovice, nella Boemia, era uno scrittore, drammaturgo e giornalista ceco di grande importanza nel XX secolo. È conosciuto soprattutto per i suoi contributi alla letteratura di fantascienza e per aver coniato la parola "robot". Čapek studiò filosofia e letteratura alla Charles University di Praga, dove sviluppò il suo interesse per la scrittura. Divenne noto sia per i suoi romanzi sia per le opere teatrali, che spaziavano da commedie a drammi di forte impatto sociale. Uno dei suoi lavori più celebri è "R.U.R." (Rossum's Universal Robots), una commedia teatrale scritta nel 1920 che introduce il termine "robot". Il termine, derivato dalla parola ceca "robota" che significa lavoro forzato o servitù, divenne di uso comune in tutto il mondo per descrivere esseri artificiali, e la pièce esplora il tema dell'automazione e delle conseguenze etiche legate alla creazione di esseri artificiali. Čapek fu anche autore di romanzi di successo come "La guerra delle salamandre" (The War with the Newts), una satira che affronta temi politici e sociali attraverso l'immaginaria scoperta di una nuova specie intelligente, le salamandre. La sua abilità nel combinare fantasia e critica sociale lo rese una figura di spicco nella letteratura ceca e internazionale. La sua opera letteraria si estende a vari generi, comprese le opere di critica, le opere di narrativa e gli articoli giornalistici. Čapek morì il 25 dicembre 1938 a Praga, pochi mesi prima dell'invasione della Cecoslovacchia da parte dei nazisti, lasciando un'eredità significativa nella letteratura mondiale e nel panorama culturale della sua epoca.


giovedì 19 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Cocteau 1889

Jean Cocteau 1889

Jean Cocteau, nato il 5 luglio 1889 a Maisons-Laffitte, in Francia, è stato un poliedrico artista, noto per la sua versatilità in diversi campi artistici come la scrittura, il cinema, la pittura e il teatro. Fu una figura emblematica del panorama culturale francese del XX secolo. Fin da giovane dimostrò un grande interesse per l'arte e iniziò a scrivere poesie e romanzi. Ebbe un'influenza significativa nel movimento artistico chiamato "Belle Époque" e successivamente nel "Surrealismo". Cocteau fu anche un precursore e uno dei principali fautori del "Neoclassicismo" negli anni '20. La sua opera letteraria spazia dalla poesia ai romanzi, ai saggi e al teatro. Una delle sue opere più celebri è il romanzo "Les Enfants Terribles" (I ragazzi terribili), pubblicato nel 1929, che narra la storia di un fratello e una sorella con una relazione intensa e ossessiva. Nel mondo del cinema, Cocteau è famoso per aver diretto film innovativi come "La Belle et la Bête" (La bella e la bestia) nel 1946, un adattamento della fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Questo film è considerato un capolavoro per la sua combinazione di estetica visiva e narrazione fiabesca. Come pittore, Cocteau creò opere che mescolavano elementi surrealisti con influenze classiche, e le sue illustrazioni e disegni sono altamente apprezzati. La sua influenza nel mondo dell'arte e della cultura è stata ampia e duratura. Cocteau era noto anche per le sue amicizie con altri grandi artisti, come Pablo Picasso e Igor Stravinsky. Morì il 11 ottobre 1963 a Milly-la-Forêt, in Francia, lasciando dietro di sé un'eredità significativa e diversificata che continua ad essere studiata e ammirata ancora oggi.

mercoledì 18 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Akhmatova 1889

Anna Akhmatova 1889


Anna Andreevna Gorenko, meglio conosciuta con il nome d'arte di Anna Achmatova, nacque il 23 giugno 1889 a Bol'šoj Fontan, nei pressi di Odessa, in una famiglia aristocratica. Fin da giovane mostrò un'inclinazione per la letteratura, ma il padre, temendo che il suo nome venisse associato alla poesia, le proibì di pubblicare con il cognome di famiglia. Fu così che Anna scelse lo pseudonimo Achmatova, ispirandosi a un presunto antenato tartaro della famiglia materna.
Nel 1905, durante la rivoluzione, la sua famiglia si trasferì a San Pietroburgo, città che divenne il fulcro della sua vita intellettuale. Studiò giurisprudenza a Kiev e letteratura a Pietroburgo, frequentando gli ambienti culturali dell’epoca. Qui conobbe Nikolaj Gumilëv, poeta simbolista, che divenne suo marito nel 1910. Insieme a lui e ad altri autori, come Osip Mandel'štam, fu tra i fondatori dell’Acmeismo, un movimento letterario che si opponeva al simbolismo decadentista, cercando una poesia più concreta e chiara.
La sua vita fu segnata da tragedie personali e politiche: nel 1921, il marito Nikolaj Gumilëv fu giustiziato dai bolscevichi con l’accusa di attività controrivoluzionaria. Nel periodo delle purghe staliniane, anche il figlio, Lev Gumilëv, fu più volte arrestato e deportato. Anna stessa subì la censura e l’emarginazione.
Negli anni ’30 e ’40, sotto il regime di Stalin, la sua poesia fu proibita e solo nel 1946 fu ufficialmente condannata dal Partito Comunista per il suo "estetismo decadente". Tuttavia, grazie al sostegno di amici e intellettuali, riuscì a sopravvivere e a continuare a scrivere, sebbene molte delle sue opere circolassero solo in forma clandestina.
Nel dopoguerra, la sua figura venne parzialmente riabilitata. Nel 1965, fu persino invitata a Oxford, dove ricevette un dottorato honoris causa. Morì l’anno seguente, il 5 marzo 1966, a Leningrado (oggi San Pietroburgo), lasciando un'eredità poetica immortale.
Opere Principali
1. "Sera" (Večer, 1912)
La sua prima raccolta poetica, in cui si avvertono già i tratti distintivi della sua poetica: il tono elegiaco, l’attenzione ai dettagli della vita quotidiana e la capacità di evocare emozioni con poche parole.
2. "Rosario" (Čëtki, 1914)
Raffinata e malinconica, questa raccolta segnò il suo successo letterario. Qui si avverte una forte tensione tra l’amore e la separazione, tra la passione e la perdita.
3. "Stormo bianco" (Belaâ staâ, 1917)
Pubblicato in un periodo di forte instabilità politica, è un libro in cui il senso della storia e della tragedia personale iniziano a fondersi.
4. "Pianta alta" (Podorozhnik, 1921) e "Anno Domini MCMXXI" (1922)
Raccolte segnate dal dolore per l’esecuzione di Gumilëv e dal clima cupo della Russia post-rivoluzionaria.
5. "Requiem" (1935-1940, pubblicato solo nel 1963 in Occidente)
Forse la sua opera più famosa, Requiem è un ciclo di poesie dedicate alla sofferenza delle madri e delle mogli che attendevano i loro cari davanti alle prigioni sovietiche. È un'opera intensa, scritta nei periodi in cui suo figlio Lev era imprigionato. Per il rischio di persecuzione, l'opera non venne mai scritta su carta ma tramandata a memoria tra lei e alcuni amici.
6. "Poema senza eroe" (Poèma bez geroja, 1940-1965)
Un'opera complessa, scritta nell’arco di venticinque anni, in cui Achmatova riflette sulla Russia, sulla guerra e sulla perdita dell’innocenza.
Stile e Poetica
1. Acmeismo e Precisione del Linguaggio
Achmatova fu una delle principali esponenti dell’Acmeismo, un movimento che mirava a una poesia chiara, concreta e priva dell’astrazione simbolista. La sua scrittura è essenziale, priva di eccessi retorici, ma capace di evocare mondi interiori con pochi versi.
2. Elegia dell’Amore e della Perdita
Nei suoi versi l’amore è spesso legato alla nostalgia e alla separazione. Le sue poesie, soprattutto le prime, hanno un tono intimo e personale, spesso ambientate in paesaggi domestici e familiari.
3. Storia e Destino Personale
Con il passare degli anni, il tema della tragedia storica divenne centrale nella sua opera. Il dolore personale si fonde con quello collettivo: Achmatova si fa testimone della sofferenza della Russia staliniana, delle persecuzioni e della guerra.
4. Uso della Simbologia Classica e Cristiana
Le sue poesie contengono numerosi riferimenti alla cultura classica, alla mitologia greca e alla tradizione cristiana ortodossa. Questa componente conferisce ai suoi versi un carattere atemporale.
Valore Letterario e Influenza
1. La Voce della Russia Sofferente
Achmatova è stata una delle voci più potenti della poesia russa del XX secolo, capace di dare forma al dolore collettivo di un’intera generazione.
2. Una Poetessa Sopravvissuta alla Censura
Nonostante le persecuzioni, non ha mai lasciato la Russia, scegliendo di rimanere nel suo paese anche nei momenti più difficili. Questo le conferì un'aura di eroismo morale e artistico.
3. Influenza su Altri Poeti
La sua opera ha influenzato profondamente autori come Joseph Brodskij, che la considerava un modello di resistenza poetica.
4. Riscoperta Postuma
Negli anni ’60 e ’70, dopo la sua morte, venne finalmente riconosciuta anche in Unione Sovietica. Oggi è considerata una delle più grandi poetesse del Novecento.
5. Omaggi nella Cultura Moderna
Numerosi compositori russi hanno musicato i suoi versi.
Il suo Requiem è stato letto in tutto il mondo come testimonianza delle persecuzioni sovietiche.
È stata oggetto di numerosi studi accademici in Russia e in Occidente.

martedì 17 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Eliot 1888

 Thomas Stearns Eliot 1888

Thomas Stearns Eliot, nato il 26 settembre 1888 a St. Louis, Missouri, in una famiglia di alta classe borghese, è considerato uno dei maggiori poeti e saggisti del Novecento. La sua educazione lo portò a intraprendere studi di filosofia e lingue romanze a Harvard, per poi proseguire con studi di filosofia medievale all’Université de Paris e successivamente all’Oxford University. Durante gli anni di formazione, sviluppò un forte interesse per la letteratura europea, in particolare quella inglese e francese, e iniziò a scrivere poesia, influenzato dalle correnti moderne e dalle sue letture, ma anche da una profonda riflessione sulla condizione spirituale dell’uomo contemporaneo.
Nel 1914, si trasferì a Londra, dove iniziò la sua carriera letteraria. Nel 1927, Eliot si convertì al cristianesimo anglicano, una scelta che avrebbe avuto una profonda influenza sulla sua poetica e sui suoi scritti successivi. Lì, sposò Vivienne Haigh-Wood, un matrimonio turbolento che segnò la sua vita personale.
Il contesto storico-politico durante il quale visse Eliot — la Prima Guerra Mondiale, la crisi economica del 1929 e la Seconda Guerra Mondiale — ebbe un impatto diretto sul suo lavoro. Fu uno degli scrittori più influenti nel plasmare la letteratura moderna, e nel 1948 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura. Morì il 4 gennaio 1965 a Londra, lasciando un'impronta indelebile nella letteratura mondiale.
Opere Principali
1. "La terra desolata" (The Waste Land, 1922)
Questa è forse la sua opera più celebre, un poema epico che segna un punto di svolta nella poesia moderna. Pubblicato nel 1922, La terra desolata è una riflessione sulla disintegrazione sociale, morale e culturale dell'Occidente dopo la devastazione della Prima Guerra Mondiale. L’opera è caratterizzata da una serie di riferimenti culturali e storici, una struttura frammentata e un uso innovativo del linguaggio, che spezza con la tradizione poetica precedente. Il poema è un’opera collettiva, poiché ingloba citazioni dalla mitologia, dalla letteratura e dalla religione, creando un quadro di disperazione e di ricerca di salvezza.
2. "Le conversazioni con i poeti" (The Hollow Men, 1925)
In questa raccolta di poesie, Eliot prosegue il tema del disincanto e della desolazione spirituale, con riferimenti al nichilismo e alla perdita di direzione della società contemporanea. Il poema è caratterizzato da una visione apocalittica della vita moderna, ma include anche l'idea di un’eventuale redenzione, sebbene sfuggente.
3. "Il poema della poesia" (The Love Song of J. Alfred Prufrock, 1915)
Questo poema è una delle sue prime opere notevoli. È un monologo interiore di J. Alfred Prufrock, un uomo indeciso e tormentato che non riesce ad affrontare la vita e le sue incertezze. Il poema esplora il tema dell’isolamento e della disconnessione esistenziale, temi ricorrenti nelle opere di Eliot.
4. "Quattro quartetti" (Four Quartets, 1943)
Pubblicato negli anni della Seconda Guerra Mondiale, Quattro quartetti è una serie di poemi che riflettono sulla natura del tempo, della storia e della spiritualità. Sebbene caratterizzati da una scrittura più meditativa e filosofica, questi poemi restano strettamente legati alla condizione dell'uomo contemporaneo, e in essi Eliot cerca una soluzione spirituale per le difficoltà del mondo moderno. La religiosità di Eliot emerge chiaramente in questa raccolta, rendendo Quattro quartetti una delle sue opere più mature e introspective.
5. "Le tradizioni dell'Occidente" (Tradition and the Individual Talent, 1919)
Un saggio cruciale in cui Eliot discute la sua visione della tradizione letteraria e dell’individuo che scrive. In questo saggio, Eliot promuove l’idea che il poeta non deve essere un “genio” isolato, ma parte di una tradizione che lo precede e lo definisce. La sua riflessione sulla letteratura e sul ruolo del poeta è stata una delle pietre miliari del modernismo.
Stile e Poetica
1. Modernismo e Frammentazione
Eliot è una delle figure centrali del modernismo, movimento letterario che si sviluppò nel XX secolo in risposta alla crisi della società e della cultura europea. La sua poetica si caratterizza per la frammentazione della narrazione, il polifonismo e l’uso di citazioni intertestuali. Le sue opere spesso abbandonano la linearità del racconto tradizionale per rappresentare l’alienazione e il disorientamento della modernità. La sua poesia è scritta in uno stile densamente allusivo, e il lettore è chiamato a ricostruire i significati tramite il riconoscimento di citazioni e riferimenti culturali.
2. Il Conflitto tra Spiritualità e Modernità
Il tema religioso è centrale in molte delle sue opere, soprattutto a partire dalla sua conversione al cristianesimo. Il poeta, pur criticando la società moderna, cerca una forma di salvezza che si fondi sulla spiritualità. Nei suoi ultimi lavori, in particolare nei "Quattro quartetti", Eliot esplora la relazione tra tempo, spiritualità e salvezza, vedendo la possibilità di una redenzione per l’uomo moderno, ma solo attraverso una riconciliazione con il passato e la tradizione.
3. Linguaggio e Ritmo
Il linguaggio di Eliot è notoriamente complesso e sperimentale, spesso giocando con il ritmo e la metrica. La sua poesia è caratterizzata da una ricerca costante di un linguaggio che possa esprimere le complessità della condizione umana nel XX secolo. L’uso di più linguaggi e forme stilistiche lo rende uno degli autori più innovativi della sua epoca.
Valore Letterario e Influenza
1. Rinnovatore della Poesia Moderna
Eliot è considerato uno dei più grandi innovatori della poesia moderna. La sua capacità di introdurre una nuova forma di poesia, in grado di esprimere il disordine e la frammentazione della vita contemporanea, lo ha reso una figura centrale nel panorama letterario del Novecento. Poeti come W. H. Auden, Ted Hughes e Philip Larkin sono stati profondamente influenzati dal suo lavoro.
2. L’Influenza sulla Critica Letteraria
Oltre alla sua produzione poetica, Eliot è stato un acuto critico letterario. I suoi saggi, in particolare “Tradition and the Individual Talent”, hanno avuto un impatto significativo sulla teoria letteraria. La sua visione del poeta come parte di una tradizione in continua evoluzione ha plasmato il modo in cui pensiamo alla letteratura e al ruolo dell’autore.
3. Un Nobel per la Letteratura. Nel 1948, Eliot fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura, riconoscendo la sua importanza come poeta e saggista. Il Nobel celebrava il suo contributo alla poesia moderna, sia in termini stilistici che tematici, ma anche il suo impegno nel rinnovare il linguaggio poetico e nella sua capacità di esprimere le ansie esistenziali del mondo contemporaneo.

lunedì 16 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Ungaretti 1888

Giuseppe Ungaretti 1888

Giuseppe Ungaretti è stato un celebre poeta italiano, nato il 10 febbraio 1888 ad Alessandria d'Egitto e morto il 2 giugno 1970 a Milano. È considerato uno dei più grandi poeti del XX secolo e uno dei principali esponenti del movimento letterario denominato "Ermetismo".

Ungaretti è noto per la sua poetica concisa e essenziale, che spesso affronta temi come la guerra, l'amore, la spiritualità e la transitorietà della vita. La sua opera è stata profondamente influenzata dall'esperienza diretta della Prima Guerra Mondiale, durante la quale prestò servizio come soldato.

La sua raccolta di poesie più celebre è "Il porto sepolto", pubblicata nel 1916, dove Ungaretti esplora le esperienze e le emozioni umane in modo essenziale e intenso, utilizzando uno stile caratterizzato dalla brevità e dall'essenzialità delle parole.

Ungaretti continuò a scrivere poesie di grande impatto emotivo, come quelle raccolte in "Sentimento del tempo" (1933) e "L'allegria" (1931), quest'ultima considerata uno dei vertici della sua produzione poetica.

La sua scrittura, caratterizzata da versi brevi e densi di significato, riflette un'intensa ricerca della parola essenziale e dell'essenza delle cose. La sua opera è stata influente nella poesia italiana del Novecento e ha lasciato un'impronta duratura nella letteratura mondiale.


Ungaretti trascorse gli ultimi anni della sua vita a Milano, dove continuò la sua attività letteraria e ricevette riconoscimenti per il suo contributo alla cultura italiana. La sua eredità poetica rimane uno dei pilastri della poesia moderna e il suo impatto sulla letteratura italiana e internazionale continua a essere rilevante.

domenica 15 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: O'Neill 1888

Eugene O'Neill 1888

Eugene O'Neill, nato il 16 ottobre 1888 a New York City, è considerato uno dei più grandi drammaturghi americani del XX secolo e uno dei più importanti innovatori nel campo del teatro. Cresciuto in una famiglia segnata dalla sofferenza e dalle difficoltà personali, il suo vissuto influenzò profondamente la sua produzione teatrale. Suo padre, James O'Neill, era un attore teatrale di successo, ma la sua madre, Ella Quinlan O'Neill, era affetta da dipendenze e da problemi psichici. La famiglia fu spesso turbolenta e piena di conflitti, e questo ambiente familiare instabile segnò in modo determinante la vita e la carriera di Eugene.
Dopo aver frequentato l’Università di Princeton, O'Neill intraprese diverse esperienze lavorative, ma la sua passione per il teatro lo portò infine a dedicarsi alla scrittura. Le sue prime sperimentazioni artistiche furono influenzate dal suo vissuto familiare e dalla sua visione del dramma come uno strumento per esplorare le tenebre dell'animo umano.
Durante la sua giovinezza, O'Neill ebbe un lungo periodo di sofferenza psicologica e fisica. Fu affetto da depressione e da un periodo di alcolismo che durò per gran parte della sua vita. Questi traumi personali si riflettono nei suoi lavori, che trattano temi come la solitudine, l'alienazione e l'autodistruzione.
La sua carriera teatrale decollò nei primi anni '20, con l’inizio di una serie di successi che lo portarono a diventare una figura centrale del teatro americano. O'Neill vinse il Premio Pulitzer per il Teatro per quattro volte e nel 1936 ottenne il Premio Nobel per la Letteratura. Morì il 27 novembre 1953, lasciando un’eredità di opere teatrali che continuano a essere rappresentate e studiate in tutto il mondo.
Opere Principali
1. "Anna Christie" (1921)
Questa commedia drammatica segna uno dei primi successi di O'Neill. Racconta la storia di Anna, una donna che, dopo aver vissuto una vita difficile e travagliata, cerca di riconciliarsi con suo padre, un ex marinario. L’opera esplora il tema del desiderio di redenzione e della difficoltà di costruire legami umani, temi che saranno ricorrenti nella sua produzione.
2. "Long Day's Journey into Night" (1941)
Considerata la sua opera maestra, "Long Day's Journey into Night" è un dramma semi-autobiografico che racconta una giornata nella vita della famiglia Tyrone, in cui si intrecciano segreti, conflitti e sofferenze. Il dramma esplora le dinamiche familiari e la lotta con la dipendenza, la malattia e la perdita. O'Neill utilizzò la sua esperienza personale con la sua famiglia come materia per questo lavoro, rendendolo uno dei più intensi e emotivamente complessi della sua carriera.
Il testo fu pubblicato postumo, poiché O'Neill lo lasciò incompleto e con delle riserve. Fu rappresentato per la prima volta nel 1956, tre anni dopo la sua morte, e ha ottenuto un enorme successo di critica e pubblico, vincendo diversi premi e consacrando definitivamente O'Neill come uno dei più grandi autori teatrali americani.
3. "The Iceman Cometh" (1939)
Questo dramma, scritto nel 1939 ma rappresentato nel 1946, è uno dei lavori più emblematici di O'Neill, noto per la sua intensità e profondità filosofica. Ambientato in un bar di New York, il dramma ritrae un gruppo di uomini e donne che si rifugiano nelle loro illusioni per evitare di affrontare la dura realtà della vita. "The Iceman Cometh" esplora il tema della disillusione e del fallimento dei sogni, una costante nei lavori di O'Neill, che trattano frequentemente il tema del contrasto tra speranza e disincanto.
4. "The Emperor Jones" (1920)
Questa è una delle opere che segnano un passaggio nell’evoluzione stilistica di O'Neill. La tragedia racconta la storia di un uomo di origini umili che riesce a diventare imperatore di una piccola isola nei Caraibi, ma è poi travolto dalla sua ascesa al potere. Il lavoro riflette sul potere, la tirannia e la disillusione, ed è noto per la sua combinazione di realismo e simbolismo.
5. "Mourning Becomes Electra" (1931)
Questa trilogia teatrale, che si ispira alle Eumenidi di Eschilo, rielabora il mito greco in un contesto moderno, esplorando i temi della vendetta, della famiglia e della distruzione. O'Neill fa un uso sapiente del mito classico per esplorare le dinamiche familiari e le vendette che corrodono l’individuo, creando una tensione drammatica tra il passato e il presente.
Stile e Poetica
1. Il Dramma della Sofferenza Umana
O'Neill è conosciuto per il suo realismo crudo e senza compromessi. Le sue opere sono intrise di sofferenza psicologica, solitudine e alienazione. I personaggi dei suoi drammi spesso sono dei persone spezzate dalla vita, incapaci di trovare un senso di pace o di redenzione. La sua poetica si confronta con le difficoltà esistenziali dell’uomo, i traumi psicologici e le miserie della condizione umana.
2. La Riflessione sull’Auto-distruzione e la Redenzione
Un altro tema fondamentale nella sua opera è la lotta interiore tra l’auto-distruzione e il desiderio di salvezza. O'Neill esplora il potenziale distruttivo di emozioni come la colpa, la rabbia e l’inadeguatezza, e offre rari spunti di redenzione, ma solo attraverso il confronto con la propria sofferenza. I suoi protagonisti, spesso, non riescono a trovare una via d’uscita, creando una tensione drammatica che si risolve in tragedie senza speranza.
3. Linguaggio e Psicologia dei Personaggi
O'Neill è noto per la profondità psicologica dei suoi personaggi. Utilizza un linguaggio diretto e incisivo per esprimere le emozioni più crude e le contraddizioni interiori dei suoi protagonisti. Spesso i dialoghi nei suoi drammi sono estremamente tesi, con i personaggi che, nonostante il loro desiderio di comunicare, non riescono a stabilire una connessione genuina, esprimendo la difficoltà di trovare una comunicazione autentica in un mondo di alienazione.
Valore Letterario e Influenza
1. Innovatore del Teatro Americano
O'Neill è una figura fondamentale nella storia del teatro americano. La sua capacità di fondere il realismo psicologico con elementi simbolisti e il suo approccio innovativo al dramma lo hanno reso un precursore delle avanguardie teatrali del Novecento. La sua scrittura ha influenzato profondamente il teatro contemporaneo, con autori come Arthur Miller e Tennessee Williams che hanno tratto ispirazione dalle sue opere.
2. Un Premio Nobel per la Letteratura
Nel 1936, O'Neill ricevette il Premio Nobel per la Letteratura come riconoscimento della sua straordinaria carriera teatrale. Questo premio confermò la sua importanza non solo come drammaturgo americano, ma come figura centrale nella letteratura mondiale. La sua influenza si estende oltre il teatro, poiché le sue riflessioni sulla condizione umana, sulla sofferenza e sul destino hanno permeato tutta la letteratura moderna.

sabato 14 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Mauriac 1885

François Mauriac 1885


François Mauriac nacque il 11 ottobre 1885 a Bordeaux, in Francia, in una famiglia borghese e cattolica. La sua formazione religiosa e la sua educazione sono state determinanti nella sua visione del mondo e nel suo approccio alla scrittura. La figura della madre, profondamente religiosa, e l'influenza della Chiesa cattolica giocarono un ruolo centrale nella sua crescita intellettuale. Mauriac fu anche fortemente influenzato dalla sua città natale e dall’ambiente provinciale in cui visse, che divenne uno dei temi ricorrenti nelle sue opere. Dopo aver studiato letteratura presso la Facoltà di Lettere di Bordeaux, Mauriac si trasferì a Parigi, dove iniziò a scrivere per giornali e riviste. La sua carriera letteraria iniziò negli anni ’20, quando si fece notare per il suo stile intenso e il suo approccio psicologico ai temi della sofferenza umana e delle dinamiche familiari. Nel corso della sua vita, Mauriac si distinse non solo come romanziere, ma anche come saggista e critico letterario. Fu un membro dell’Académie Française, la più alta istituzione letteraria francese, che lo accettò nel 1933. Mauriac si impegnò anche in politica e fu un fervente difensore dei valori cattolici, ma fu critico verso alcune tendenze politiche, specialmente quelle che vedeva come pericolose per la morale e per la religione. La sua produzione letteraria fu premiata con il Premio Nobel per la Letteratura nel 1952, riconoscendo il suo impegno nella comprensione dei conflitti morali e psicologici dell’individuo. Mauriac morì il 1º settembre 1970, lasciando un’importante eredità letteraria che continua a influenzare autori e lettori in tutto il mondo. Opere Principali 1. "Thérèse Desqueyroux" (1927). Il primo grande successo di Mauriac, "Thérèse Desqueyroux", è un romanzo che esplora il conflitto interiore di una donna della provincia francese. Thérèse, la protagonista, è una donna insoddisfatta della sua vita matrimoniale e alla fine decide di avvelenare il marito, un gesto che segna il suo distacco definitivo dalle convenzioni sociali e dalla morale. L’opera è un esempio di introspezione psicologica, che esplora la discesa di Thérèse nell’alienazione e nel tormento morale. Il romanzo esplora il tema della colpa, della liberazione e del destino, con un’attenzione particolare ai conflitti interiori della protagonista. 2. "Le Nœud de vipères" (1932). In "Le Nœud de vipères" (Il nodo di vipere), Mauriac si immerge nelle dinamiche familiari, raccontando la storia di un uomo che, giunto alla fine della sua vita, riflette sul suo passato e sul suo rapporto con la sua famiglia. Questo romanzo è considerato una delle opere più mature di Mauriac, e come in molti dei suoi lavori, il tema del peccato e della redenzione emerge in maniera potente. La narrazione si concentra sui sentimenti di rancore e di rimorso che attraversano i protagonisti, con una riflessione sulla sofferenza che nasce dai legami familiari. 3. "La Pharisienne" (1925). In "La Pharisienne", Mauriac esplora la figura di una donna che, pur essendo apparente esempio di virtù e moralità, nasconde dentro di sé una personalità tormentata. L’opera si concentra sull’ipocrisia della borghesia francese, criticando la superficialità delle convenzioni sociali. Questo romanzo si inserisce in un filone di opere che indagano le contraddizioni morali e le dissonanze tra il comportamento pubblico e quello privato. 4. "Le Désert de l’amour" (1925). Quest’opera di Mauriac esamina la solitudine e il vuoto esistenziale di due amanti che, pur trovando l’uno nell’altro un'intensa passione, sono incapaci di colmare le loro solitudini interiori. Il romanzo esplora il paradosso dell’amore come una fonte di sofferenza anziché di gioia, e il deserto dell’amore che lo stesso titolo suggerisce. 5. "Journal" (1936-1970). Il "Journal" di François Mauriac è una testimonianza intima e riflessiva della sua vita, delle sue convinzioni e della sua evoluzione come scrittore e intellettuale. Composto di numerose annotazioni quotidiane, il diario offre uno spaccato della sua visione del mondo e della sua concezione della scrittura. Esplora i temi della fede, della moralità e della solitudine intellettuale, e si inserisce nel filone della letteratura diaristica che ha influenzato molti autori moderni. Stile e Poetica 1. L’Introspezione Psicologica Mauriac è un maestro dell’introspezione psicologica. Nei suoi romanzi, i personaggi non sono semplicemente raccontati attraverso le loro azioni, ma attraverso le loro riflessioni, le loro paure e i loro tormenti interiori. La sua scrittura è densa di monologhi interiori, in cui l’animo umano si svela in tutta la sua complessità, ed è caratterizzata da una forte attenzione alla colpa e al perdono, che riflettono le sue convinzioni religiose. 2. Il Conflitto Morale e Religioso Un altro tema centrale nella poetica di Mauriac è il conflitto morale. Le sue opere esplorano spesso il contrasto tra i desideri individuali e i principi morali, e i suoi protagonisti sono spesso coinvolti in situazioni che pongono la loro coscienza di fronte a scelte difficili. La sua fede cattolica gioca un ruolo fondamentale in questa riflessione, ma Mauriac non è mai dogmatico: il suo approccio è sempre ambiguo, mostrando la tensione tra il peccato e la grazia, tra la debolezza e la possibilità di redenzione. 3. Il Realismo e la Morale Borghese Mauriac si distingue per il suo realismo sociale e psicologico, ma con un occhio critico verso la borghesia. Le sue storie sono spesso ambientate in contesti borghesi, ma egli esamina le contraddizioni e le ipocrisie che caratterizzano la vita di questa classe sociale. La sua scrittura rivela i lati più oscuri delle relazioni familiari, dei desideri repressi e delle ambizioni del ceto medio. Valore Letterario e Influenza 1. Un Rappresentante della Littérature de la Terre Sainte Mauriac è stato un esponente fondamentale della littérature de la terre sainte (letteratura della Terra Santa), un movimento che mirava a conciliare il cattolicesimo con una scrittura moderna e critica. La sua riflessione sulla condizione umana, il peccato e la fede lo ha reso un autore universale, che ha trattato temi morali ed esistenziali che parlano a tutti, indipendentemente dalle convinzioni religiose. 2. Il Premio Nobel Nel 1952, François Mauriac ricevette il Premio Nobel per la Letteratura "per la sua profonda comprensione dei conflitti interiori dell’uomo e per l’intensità della sua scrittura". Questo riconoscimento non solo confermò il valore letterario di Mauriac, ma ne sottolineò l’importanza come testimone dei dilemmi morali e spirituali del suo tempo.

venerdì 13 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Lawrence 1885

David Herbert Lawrence 1885
David Herbert Lawrence nacque il 11 settembre 1885 a Eastwood, un villaggio industriale nel Nottinghamshire, in Inghilterra, da una famiglia di estrazione operaia. La sua infanzia fu segnata dalla difficile relazione tra i suoi genitori: suo padre, un minatore, e sua madre, una donna proveniente da una famiglia borghese. Il contrasto tra il mondo borghese e quello operaio che lo circondava influenzò profondamente il giovane Lawrence, alimentando le sue riflessioni sociali e filosofiche, che poi avrebbe sviluppato nelle sue opere. La salute di Lawrence fu fragile fin dall'infanzia, soffrendo di tubercolosi, una malattia che avrebbe segnato tutta la sua vita. Nonostante le difficoltà fisiche, Lawrence si distinse negli studi, frequentando il Nottingham University College dove studiò letteratura e lingua. Dopo aver completato gli studi, divenne insegnante e iniziò a scrivere racconti e poesie. Nel 1912, Lawrence si sposò con Frieda Weekley, una donna tedesca che aveva lasciato il marito per vivere con lui. Il loro matrimonio fu controverso, ma influenzò enormemente la vita e la carriera di Lawrence. La coppia viaggiò molto in Europa, vivendo in vari paesi, tra cui la Germania, l'Italia e gli Stati Uniti, alla ricerca di un ambiente che potesse ispirare la scrittura di Lawrence e allo stesso tempo mantenerlo lontano dalle pressioni della vita letteraria britannica. Durante la sua vita, Lawrence scrisse un vasto numero di opere, tra cui romanzi, racconti, poesie, saggi e opere teatrali. Tuttavia, la sua carriera fu segnata dalla controversia: i suoi scritti vennero spesso accusati di immoralità, specialmente a causa della sua visione esplicita e radicale della sessualità, che lo rese una figura polarizzante nel panorama letterario. Il suo romanzo "Lady Chatterley’s Lover" (1928), in particolare, divenne famoso per la sua descrizione franca dei rapporti sessuali e fu oggetto di una lunga battaglia legale in Gran Bretagna. Nel 1930, a causa della tubercolosi, Lawrence morì a Vence, in Francia, a soli 44 anni. Nonostante la sua morte prematura, il suo lavoro ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura del XX secolo, influenzando autori come John Steinbeck, Henry Miller e Anaïs Nin. Opere Principali 1. "Sons and Lovers" (1913) Uno dei suoi primi e più celebri romanzi, "Sons and Lovers", esplora la difficile relazione tra un ragazzo, Paul Morel, e sua madre dominante, a cui è legato da un amore complesso e insano. Questo romanzo è una riflessione sulla dinamica familiare, il conflitto tra amore materno e desiderio sessuale, e il processo di crescita emotiva e psicologica. Il libro è anche un'analisi acuta delle tensioni sociali e delle difficoltà economiche della classe operaia inglese. La scrittura di Lawrence mostra una fusione tra una narrazione intensa e una riflessione filosofica sulla natura umana. 2. "Women in Love" (1920) "Women in Love" è il seguito di "Sons and Lovers" e approfondisce ulteriormente i temi delle relazioni e della sessualità. Il romanzo racconta le storie di due sorelle, Ursula e Gudrun Brangwen, e dei loro amori con due uomini, Rupert Birkin e Gerald Crich. La tensione sessuale, la lotta tra il desiderio e la moralità, e il conflitto tra i personaggi sono temi centrali dell'opera. Lawrence esplora la natura dell'amore, delle passioni umane e delle sue difficoltà, usando il paesaggio come simbolo delle emozioni dei personaggi. 3. "The Rainbow" (1915) "The Rainbow" è un altro dei suoi romanzi più noti, che racconta la storia della famiglia Brangwen attraverso tre generazioni, esplorando il cambiamento sociale e le tensioni tra individuo e società. Lawrence usa il romanzo per esaminare i conflitti di classe, le relazioni familiari e la crescita individuale. Un aspetto fondamentale del romanzo è la sua trattazione della sessualità, dell'autocoscienza e delle forze che muovono l’essere umano. L’opera fu oggetto di un processo per oscenità e fu vietata per un periodo in Inghilterra, ma è oggi considerata un classico della letteratura moderna. 4. "Lady Chatterley’s Lover" (1928) Il romanzo più famoso e controverso di Lawrence, "Lady Chatterley’s Lover", racconta la storia d'amore tra Constance Reid, una donna aristocratica sposata a un uomo paralizzato, e Mellors, il guardiacaccia della proprietà. La storia esplora temi di liberazione sessuale, desiderio e classe sociale, mettendo in discussione le convenzioni morali e sociali dell'epoca. Il romanzo è stato oggetto di un processo per oscenità in Gran Bretagna, ma è stato difeso per la sua rappresentazione autentica della sessualità e della libertà individuale. Oggi è considerato uno dei romanzi più influenti del Novecento. 5. "The Plumed Serpent" (1926) "The Plumed Serpent" è un romanzo che si allontana dai temi tipicamente britannici di Lawrence, ambientandosi in Messico. Esplora il conflitto tra la cultura azteca e la religione cristiana, e le tensioni tra la modernità e le tradizioni primitive. Il protagonista, un uomo inglese che si trova coinvolto nelle lotte politiche e culturali del Messico, diventa una sorta di messia. In questa opera, Lawrence esplora anche il concetto di potere, spiritualità e reazione contro la razionalità occidentale. Stile e Poetica 1. Linguaggio Esplicito e Passionale Lo stile di Lawrence è intenso, diretto e spesso esplicito. La sua scrittura è caratterizzata da un linguaggio vigoroso e sensuale che si focalizza sulle emozioni più profonde, come il desiderio, la paura e la solitudine. Lawrence non ha paura di esplorare il lato oscuro dell’animo umano, e il suo linguaggio spesso riflette una sensualità cruda che non è mai solo fisica, ma anche spirituale ed esistenziale. Questo approccio radicale lo ha reso una figura controversa, ma anche una delle voci più originali della letteratura moderna. 2. Psicologia e Natura Umana Un altro tratto distintivo della poetica di Lawrence è il suo interesse per la psicologia umana. Nei suoi romanzi, i personaggi sono spesso lacerati tra i loro desideri più profondi e le convenzioni sociali che cercano di imporre loro delle restrizioni. La sua attenzione per la psicologia dei personaggi è un aspetto che lo avvicina alla tradizione letteraria dei romanzi psicologici, ma con una sfumatura più cruda e sessualmente esplicita. La natura è anche una costante nella sua opera, fungendo da simbolo dei conflitti interiori e delle passioni umane. 3. Critica Sociale e Filosofica Lawrence fu anche un acuto critico sociale. La sua scrittura riflette un forte disincanto verso le strutture sociali e le convenzioni dell'epoca. Spesso critica la borghesia, la morale vittoriana e la tecnologia, vedendo queste forze come alienanti e deumanizzanti. La sua filosofia era profondamente influenzata da una visione della vita come una lotta tra l'individuo e la società, e la sua scrittura riflette una continua tensione tra la libertà individuale e le restrizioni imposte dalla società. Valore Letterario e Influenza David Herbert Lawrence è una figura fondamentale nella letteratura del XX secolo, il cui lavoro ha influenzato numerosi autori e pensatori. Il suo stile vibrante, la sua critica sociale, la sua esplorazione profonda della sessualità e della psicologia umana, e la sua riflessione sulla condizione dell’individuo in una società moderna lo hanno reso una figura controversa ma centrale. I suoi lavori continuano a essere letti e studiati oggi per la loro potenza emotiva e per la loro capacità di affrontare temi universali con una sensibilità unica. In particolare, la sua esplorazione delle dinamiche sessuali e il suo impegno nel mettere in discussione le norme sociali hanno avuto un impatto duraturo sulla letteratura moderna, anticipando temi che saranno esplorati più ampiamente nel corso del XX secolo.

giovedì 12 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Pound 1885

Ezra Pound 1885

Ezra Pound nacque il 30 ottobre 1885 a Hailey, nel Idaho, Stati Uniti, da una famiglia di origini anglosassoni. Cresciuto in una famiglia benestante, Pound studiò all'Università di Pennsylvania, dove si specializzò in letteratura e linguistica. Successivamente, si trasferì a Londra nel 1908, dove si unì al vivace panorama intellettuale della città e divenne uno degli esponenti più significativi del modernismo letterario. La sua carriera fu segnata da una forte ambizione di rinnovare la poesia, e la sua figura divenne centrale nell’ambito della poesia moderna. Pound fu un sostenitore di numerosi movimenti artistici e intellettuali, tra cui il Cubismo e il Futurismo, e fu anche promotore del movimento Imagista. La sua influenza fu decisiva nel far conoscere autori come T.S. Eliot, James Joyce, H.D. (Hilda Doolittle) e William Carlos Williams. Nonostante la sua fama e la sua influenza sulla letteratura, Pound visse una vita controversa, in parte a causa delle sue idee politiche e delle sue simpatie per il fascismo italiano, che lo portarono a essere arrestato durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante la guerra, fu accusato di tradimento negli Stati Uniti per le sue trasmissioni radiofoniche filo-fasciste, e fu internato per circa 12 anni in un ospedale psichiatrico in America. Ezra Pound morì il 1 novembre 1972 in Veneto, Italia, a causa di un ictus, dopo aver vissuto gran parte della sua vita in Europa. Opere Principali 1. "A Lume Spento" (1908) Una delle sue prime opere poetiche significative, "A Lume Spento", esprime l'inizio del suo impegno per rinnovare la poesia, cercando di allontanarsi dalla tradizione vittoriana e di abbracciare forme più moderne e innovative. In questa raccolta, Pound cominciò a esplorare la sua idea di una poesia "essenziale", basata sulla chiarezza e sull'intensità dell'espressione. Sebbene quest'opera iniziale sia ancora legata a una certa tradizione, anticipa molti degli sviluppi stilistici che Pound perfezionerà nelle opere successive. 2. "Poems" (1909) Nel 1909, Pound pubblicò la sua prima raccolta di poesie sotto il titolo "Poems", che continuò a esplorare i temi della modernità, della cultura occidentale e della disillusione verso il passato. In questa raccolta, Pound cominciò a dare forma alla sua visione poetica del mondo, che si allontanava dalla liricità tradizionale, prediligendo una maggiore concretezza e una "purezza" stilistica. 3. "Personae" (1926) "Personae" è una delle sue opere più significative e centrali nella sua evoluzione stilistica. Questa raccolta include una serie di poesie in cui Pound sviluppa il suo approccio alla poesia moderna attraverso l'uso di diverse voci poetiche. Il lavoro segna una delle sue fasi più mature, con un linguaggio conciso, simbolico e talvolta enigmatico. Qui Pound inizia a esplorare il concetto di "poesia come atto di sintesi", rifiutando l'enfasi sulla narrazione e concentrandosi invece sulle emozioni pure e sulle immagini vivide. 4. "Cantos" (1925-1960) Il capolavoro di Pound è senza dubbio "The Cantos", un'opera monumentale che si sviluppò nel corso di decenni e che costituisce la sua opera poetica principale. I Cantos sono una serie di poesie lunghe e frammentarie che trattano temi storici, politici, filosofici e culturali, e che riflettono le preoccupazioni di Pound per il presente e il passato. Le poesie spaziano tra mitologia, letteratura classica, geopolitica e economia, e spesso impiegano tecniche innovative come il verso libero e la musica del linguaggio. I Cantos sono considerati una delle vette della poesia moderna per la loro audacia formale, la densità allusiva e la fusione di fonti culturali ed intellettuali. 5. "Guide to Kulchur" (1938) "Guide to Kulchur" è una raccolta di saggi in cui Pound analizza e discute la cultura occidentale e i suoi mali, come il materialismo e il capitalismo, oltre a suggerire modi per "purificare" la cultura. Questo lavoro rappresenta un aspetto più teorico del pensiero di Pound, con la sua critica radicale alla società moderna e alla sua visione di un'arte che possa riflettere valori più elevati e universali. Stile e Poetica 1. L'Imagismo Ezra Pound è noto per essere uno dei fondatori del movimento Imagista, che ha avuto un impatto rivoluzionario sulla poesia moderna. Gli Imagisti rifiutavano il linguaggio poetico ornamentale e indulgente tipico della poesia vittoriana e cercavano invece di focalizzarsi sull'immagine concreta, immediata e precisa. La loro poetica promuoveva un linguaggio diretto, chiaro e privo di abbellimenti superflui, privilegiando la visione visiva e sensoriale come mezzo per esprimere significati profondi. Pound enfatizzò l'importanza della precisione nell'uso della lingua e nel trattamento delle immagini, creando un tipo di poesia che fosse economica e densa, capace di evocare immagini vivide con pochi tratti. 2. La Tecnica del "Verso Libero" e la Sintesi Un altro aspetto centrale dello stile di Pound è l'uso del verso libero e della ricerca di una sintesi perfetta. Nei suoi scritti, Pound tendeva a liberarsi dalle convenzioni metriche tradizionali, cercando nuove forme che rispecchiassero il flusso della modernità e della vita interiore. Il suo linguaggio tendeva ad essere razionale, ma anche emotivamente intenso, raggiungendo una sintesi tra ragione e sentimento, tra forza espressiva e contenuto intellettuale. 3. L'Influenza delle Lingue Straniere Pound aveva una conoscenza profonda delle lingue straniere, in particolare del cinese, dell'italiano e del francese, e usava questa conoscenza per creare una poesia che fosse sempre più internazionale e priva di una specificità culturale troppo marcata. Nelle sue opere, Pound traduceva, adattava e mescolava riferimenti a lingue e culture diverse, creando una poesia cosmopolita che travalicava i confini linguistici e geografici. Il suo approccio alla traduzione fu altrettanto innovativo, cercando di conservare la musica e il ritmo del testo originale, piuttosto che cercare una traduzione letterale. Valore Letterario e Influenza Ezra Pound è una delle figure più influenti della poesia moderna e della letteratura del XX secolo. Il suo contributo alla poesia è stato fondamentale per lo sviluppo del modernismo e per il rinnovamento del linguaggio poetico. La sua poetica della "precisione" e la sua ricerca della "purezza" linguistica hanno avuto una forte influenza su autori come T.S. Eliot, William Carlos Williams, James Joyce e Gertrude Stein. La sua capacità di fondere linguaggio, filosofia, politica e cultura nella poesia ha rivoluzionato il modo di concepire la scrittura poetica. Tuttavia, la sua figura è anche complessa e controversa. La sua adesione al fascismo, le sue opinioni politiche radicali e il suo coinvolgimento in trasmissioni radiofoniche a favore di Mussolini durante la Seconda Guerra Mondiale hanno offuscato la sua reputazione, suscitando dibattiti sulla separazione tra l'artista e le sue convinzioni politiche. Nonostante ciò, la sua opera continua a essere letta, studiata e ammirata per la sua innovazione, la sua potenza espressiva e la sua eredità duratura nella poesia contemporanea.

mercoledì 11 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Kafka 1883

Franz Kafka 1883

Franz Kafka nacque il 3 luglio 1883 a Praga, all'epoca parte dell'Impero austro-ungarico, da una famiglia di origini ebraiche. Suo padre, Hermann Kafka, era un commerciante autoritario e ambizioso, che esercitò un'influenza significativa e spesso opprimente sulla sua vita, creando un conflitto duraturo con il figlio. Kafka cresciuto in un ambiente di frustrazione e ansia, trovò conforto nella scrittura, anche se il suo talento rimase per gran parte della sua vita poco riconosciuto. Studiò legge all'Università di Praga e lavorò per la maggior parte della sua vita come impiegato in una compagnia assicurativa, un lavoro che lo deluse ma che gli offrì il tempo per scrivere. Sebbene abbia scritto una vasta quantità di opere, Kafka non pubblicò molto durante la sua vita, e gran parte dei suoi lavori fu pubblicata postuma grazie agli sforzi del suo amico e biografo Max Brod, che ignorò le istruzioni di Kafka di distruggere i manoscritti incompiuti. Kafka soffriva di diverse malattie, tra cui la tubercolosi, che alla fine lo portò alla morte il 3 giugno 1924 a soli 40 anni. La sua morte prematura contribuì ad aggiungere un'aura di mistero e tragico romanticismo alla sua figura. La sua opera, incompleta e frammentata, ha avuto un impatto enorme sulla letteratura del XX secolo. Opere Principali 1. "Il Processo" (1925) "Il Processo" è senza dubbio l'opera più celebre di Kafka, un romanzo che racconta la storia di Josef K., un uomo accusato di un crimine sconosciuto e perseguitato da un sistema giudiziario opprimente e incomprensibile. La trama, che si sviluppa come un incubo surreale, esplora tematiche di alienazione, potere arbitrario, e l'assurdità dell'esistenza umana. Il Processo è emblematico del suo stile, intriso di angoscia esistenziale e di critica sociale, e offre una rappresentazione potente del conflitto interiore dell'individuo contro un'autorità impersonale e incomprensibile. 2. "La Metamorfosi" (1915) Un altro dei suoi lavori più celebri è "La Metamorfosi", una novella che racconta la storia di Gregor Samsa, un uomo che si sveglia un giorno trasformato in un gigantesco insetto. La storia esplora temi di alienazione, isolamento e crisi d'identità, trattando con grande intensità emotiva e simbolismo la difficile relazione tra individuo e famiglia, e il senso di disumanizzazione nella società. Questa novella è spesso letta come una critica alle rigidità sociali e alle pressioni familiari. 3. "Il Castello" (1926, postumo) "Il Castello" è un altro dei grandi lavori incompiuti di Kafka. Il romanzo racconta la storia di un uomo, K., che arriva in un villaggio per lavorare come agrimensore, ma si trova invischiato in una serie di eventi assurdi e incomprensibili legati al misterioso castello che domina la città. Come in molte opere di Kafka, l'individuo si confronta con un sistema di potere anonimo e distante, che lo esclude e lo marginalizza. Il romanzo riflette temi di burocrazia, isolamento e impotenza, e offre una meditazione sull'impossibilità di comprendere il mondo in cui viviamo. 4. "Lettere al Padre" (1919) "Lettere al Padre" è una serie di lettere scritte da Kafka a suo padre, Hermann Kafka, in cui esplora la sua difficile e conflittuale relazione con lui. Il padre di Kafka era una figura dominante e severa, e le lettere rivelano l'intensa lotta psicologica che Kafka affrontò per tutta la vita. Questo lavoro è fondamentale per comprendere la psiche di Kafka, la sua angoscia esistenziale e la sua difficoltà a trovare un equilibrio tra l'amore per la sua famiglia e il desiderio di affermare la propria identità. Stile e Poetica 1. Il Realismo Magico e l'Assurdo Kafka è stato uno dei principali precursori del realismo magico e del surrealismo, ma la sua scrittura si distingue per l'intensità psicologica e la dimensione angosciante. Sebbene molte delle sue storie siano apparentemente normali o quotidiane, Kafka le trasforma in esperienze surreali attraverso eventi straordinari e il ricorso a un linguaggio che evidenzia la tensione tra il mondo ordinario e quello straordinario. Le sue opere spesso hanno una qualità onirica, come se il protagonista fosse intrappolato in un sogno o in un incubo, incapace di liberarsi dalla sua condizione. 2. L'Alienazione e la Solitudine Il tema dell'alienazione è un elemento costante nell'opera di Kafka. I suoi protagonisti sono spesso personaggi solitari e isolati, incapaci di connettersi veramente con gli altri, e si trovano di fronte a una realtà che sembra incomprensibile e minacciosa. La solitudine è un elemento centrale nelle sue storie, ed è spesso esplorata attraverso l'esperienza di essere intrappolati in un sistema che riduce l'individuo a una figura insignificante. L'idea che l'essere umano sia impotente di fronte alle forze più grandi della società o della natura è un tema ricorrente nelle sue opere. 3. La Burocrazia e l'Incomprensibilità del Potere Un altro aspetto cruciale delle opere di Kafka è la critica alla burocrazia e all'assurdità del potere. I suoi protagonisti si trovano a confrontarsi con sistemi burocratici che non solo sono inefficaci, ma che sembrano privi di senso. In romanzi come "Il Processo" e "Il Castello", il potere si manifesta come un'entità astratta, distante e incomprensibile, che non risponde alle esigenze o alle domande dell'individuo. Questo riflette la visione di Kafka di un mondo dominato da forze che l'individuo non può comprendere né controllare. 4. Il Linguaggio e la Struttura Il linguaggio di Kafka è preciso, chiaro e, al contempo, ambiguo. La sua prosa è spesso descrittiva, ma con un elemento di introspezione psicologica che consente ai suoi personaggi di esplorare la propria mente in modo profondo. La sua scrittura è anche famosa per la sua capacità di miscelare il realismo con l'elemento fantastico, creando un'atmosfera di tensione tra la vita quotidiana e l'irrazionale. Franz Kafka è considerato uno degli scrittori più significativi del XX secolo, e la sua influenza si estende ben oltre la letteratura. La sua capacità di esprimere la condizione esistenziale dell'uomo moderno, intrappolato in un sistema di potere incomprensibile e alienante, ha reso le sue opere emblematiche per la letteratura moderna. Il termine "kafkiano" è diventato un aggettivo che descrive situazioni surreali, opprimenti e irrazionali, che caratterizzano tanto le sue storie quanto la realtà contemporanea. Il valore letterario di Kafka risiede nella sua capacità di esplorare le profondità psicologiche e le angustie esistenziali con una lucidità e un'intensità rare. Le sue opere sono permeate da un senso di assurdità e da una costante ricerca del significato in un mondo che sembra privo di senso, e la sua scrittura ha avuto un impatto profondo su generazioni di lettori e scrittori. Kafka ha influenzato autori come Albert Camus, Jean-Paul Sartre, Haruki Murakami, e molti altri, e la sua eredità continua a essere esplorata nelle scienze sociali, nella filosofia, nella psicologia e nelle arti. La sua abilità di affrontare temi universali come la solitudine, l'alienazione e l'assurdità dell'esistenza lo ha reso uno degli autori più letti e studiati al mondo.


Corso di storia della letteratura: Antica letteratura Ebraica

Letteratura ebraica antica La letteratura ebraica antica rappresenta una delle più straordinarie e influenti tradizioni culturali e spiritu...