Louis-Ferdinand Céline 1894

Louis-Ferdinand Céline (1894–1961) è stato uno degli scrittori più controversi e innovativi del XX secolo. Medico, romanziere e polemista francese, è passato alla storia per lo stile rivoluzionario dei suoi scritti e per le infami posizioni politiche espresse negli anni ’30 e ’40.
Lo stile che ha cambiato la letteratura
Céline ha portato nella prosa letteraria un linguaggio vicino all’oralità, frammentato, nervoso, ricco di espressioni gergali e musicalità colloquiale. Questo stile, che rompe con la tradizione letteraria accademica, ha influenzato profondamente la narrativa moderna. Autori come Bukowski, Kerouac, Queneau e molti altri ne subirono l’impronta.
Il romanzo d'esordio: Viaggio al termine della notte
Pubblicato nel 1932, Voyage au bout de la nuit è considerato uno dei più grandi romanzi del Novecento. Il protagonista, Bardamu, è un alter ego dell’autore: attraversa la Prima guerra mondiale, la colonia africana, l’America fordista e la banlieue parigina, denunciando l’orrore, l’ipocrisia e la brutalità del mondo moderno. Lo sguardo è disincantato, cinico, a tratti comico ma profondamente umano.
Da medico a pamphlettista reazionario
Céline, che lavorò a lungo come medico tra i poveri, pubblicò altri romanzi importanti (Morte a credito, Casta la vita, Nord, Rigodon), ma la sua figura fu oscurata dai suoi virulenti pamphlet antisemiti (Bagatelle per un massacro, L'école des cadavres), scritti prima e durante la Seconda guerra mondiale. Queste opere, cariche d’odio e propaganda, lo resero un collaborazionista agli occhi dell’opinione pubblica.
Fuga, esilio e ritorno
Alla fine della guerra, Céline fuggì in Germania e poi in Danimarca, dove fu incarcerato. Tornato in Francia nel 1951, visse gli ultimi anni in semi-isolamento, continuando però a scrivere. La sua figura resta segnata da una doppia traiettoria: da un lato, il genio stilistico; dall’altro, l’abisso ideologico.
Un'eredità ambigua
Oggi Céline è ancora oggetto di forti dibattiti. Per alcuni, è un maestro della modernità; per altri, è un autore da leggere con cautela, per non separare mai l’opera dall’uomo. Il suo contributo artistico, però, resta innegabile e ha tracciato una linea di rottura che ha trasformato la letteratura europea.
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