venerdì 8 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Platonov 1899

Andrei Platonov 1899


Andrei Platonov, pseudonimo di Andrei Platonovič Klimentov, è stato uno scrittore e romanziere russo nato il 28 agosto 1899 a Voronež, nell'Impero Russo, e morto il 5 gennaio 1951 a Mosca, Unione Sovietica.

Platonov è noto per la sua prosa innovativa e la sua critica al sistema sovietico, anche se gran parte del suo lavoro non fu pubblicato o venne censurato durante la sua vita a causa della sua critica sociale e politica.

Le sue opere riflettono la dura realtà della vita nelle campagne sovietiche e criticano l'ideologia comunista ufficiale. I suoi romanzi e racconti affrontano temi come la collettivizzazione agricola, l'industrializzazione forzata, le contraddizioni del sistema sociale e le difficoltà della vita rurale nell'Unione Sovietica.

Uno dei suoi romanzi più celebri è "Chevengur", pubblicato nel 1928, una narrazione visionaria che esplora le utopie e le disillusioni della rivoluzione russa attraverso una comunità immaginaria.

Platonov fu considerato un autore non conformista durante il periodo sovietico, e gran parte del suo lavoro non ricevette il riconoscimento che meritava fino a molto tempo dopo la sua morte. Le sue opere furono riscoperte negli anni '60 e '70, guadagnando ammirazione per la loro originalità stilistica e la profondità dei temi trattati.

La sua prosa è caratterizzata da uno stile innovativo, spesso con un uso peculiare del linguaggio che mira a catturare l'essenza della vita e del pensiero delle persone comuni nell'URSS del periodo. Andrei Platonov morì a Mosca nel 1951, ma il suo lavoro è stato rivalutato negli anni successivi,  venendo riconosciuto come una voce importante della letteratura russa del XX secolo, con un impatto duraturo sulla cultura e sulla letteratura mondiale.


Corso di storia della letteratura: Borges 1899

Jorge Luis Borges 1899

Jorge Luis Borges (1899–1986) è stato uno dei più grandi scrittori del XX secolo, nato a Buenos Aires nel 1899. Poeta, saggista, e soprattutto maestro del racconto breve, Borges ha rivoluzionato la letteratura con il suo stile erudito e visionario, fondendo metafisica, letteratura, filosofia e matematica.

Temi ricorrenti nelle sue opere:

  • Labirinti e specchi, simboli dell’infinito e della complessità della realtà.
  • Libri immaginari e biblioteche infinite, come nella celebre La biblioteca di Babele.
  • Il tempo e l’identità, spesso affrontati in chiave paradossale e filosofica.
  • L’infinito, il sogno, la finzione, come modi per interrogare la verità.

Opere principali:

  • Finzioni (1944)
  • L’Aleph (1949)
  • Il libro di sabbia (1975)

Borges divenne cieco in età adulta, ma continuò a scrivere e insegnare. Non ricevette mai il Premio Nobel, ma la sua influenza è mondiale.

"Finzioni" di Jorge Luis Borges è una raccolta di racconti che esplora temi complessi e concetti filosofici attraverso la narrazione di storie intricate. Uno dei passi significativi in questo libro è l'apertura del racconto "La biblioteca di Babele", che introduce il lettore a uno dei concetti chiave del libro e della scrittura di Borges in generale.

Nel racconto "La biblioteca di Babele", Borges immagina un universo infinito costituito da una biblioteca che contiene tutti i libri possibili, compresi quelli mai scritti o mai da scrivere. Questa biblioteca rappresenta un'idea di infinità e il desiderio umano di conoscenza, ma allo stesso tempo evidenzia l'impossibilità di raggiungere una conoscenza completa o trovare un senso in un universo così vasto. Il passo iniziale del racconto descrive la biblioteca stessa e il suo significato metaforico, e si può considerare uno dei momenti più significativi del libro:

"La biblioteca di Babele contiene tutti i libri, ovvero contiene l'informazione di tutti i libri che si possono scrivere, o che si sono scritti, o che si scriveranno: questo e un luogo metafisico o 'cielo' (che altri direbbero inferno) dei feticisti di cui parla Chesterton: 'L'uomo primitivo, per esempio, e l'uomo che cerca di fondere tutte le donne della terra in una sola, e il pazzo e l'uomo che cerca di fondere tutte le lettere dell'alfabeto in una sola.'"

Questo passo iniziale del racconto cattura l'immaginazione del lettore e pone le basi per la riflessione su concetti come la conoscenza, l'infinità, la creazione e la ricerca del significato nella letteratura di Borges.

Corso di storia della letteratura: Hemingway 1899

Ernest Hemingway 1899

Ernest Hemingway (1899–1961) è stato uno dei più celebri scrittori americani del XX secolo, noto per il suo stile asciutto ed essenziale, la cosiddetta "prosa iceberg", e per una vita avventurosa quanto i suoi personaggi.

Nato nel 1899 a Oak Park (Illinois), fu giornalista, soldato, pescatore, cacciatore, viaggiatore. Le sue esperienze nei grandi eventi del secolo – dalla Prima Guerra Mondiale alla Guerra Civile Spagnola – influenzarono profondamente la sua narrativa.

Temi centrali nelle sue opere:

  • Il coraggio, la guerra, la morte e la sopravvivenza
  • Il rapporto dell'uomo con la natura
  • La perdita e la disillusione della generazione postbellica ("generazione perduta")

Opere principali:

  • Addio alle armi (1929) – amore e tragedia sul fronte italiano della Prima Guerra Mondiale.
  • Per chi suona la campana (1940) – ambientato nella guerra civile spagnola.
  • Il vecchio e il mare (1952) – simbolico racconto di lotta e dignità, che gli valse il Premio Pulitzer.
  • Premio Nobel per la Letteratura nel 1954.

Vita e stile: Hemingway scriveva con frasi brevi, dialoghi realistici e un uso deliberato dell’omissione – mostrando solo la punta dell’iceberg emotivo. Si suicidò nel 1961 in Idaho.

Corso di storia della letteratura: Campanile 1899

Achille Campanile 1899

Achille Campanile (28 settembre 1899 - 4 gennaio 1977) è stato uno scrittore, giornalista e umorista italiano. Era noto per il suo stile di scrittura satirico e umoristico. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e le opere di Achille Campanile:

Carriera Letteraria: Achille Campanile iniziò la sua carriera come giornalista e scrittore umoristico negli anni '20 e '30 del XX secolo. La sua prosa era caratterizzata da un umorismo pungente, una critica sociale affilata e un occhio acuto per le peculiarità della vita quotidiana.

Romanzi e Racconti: Tra le sue opere più note ci sono romanzi satirici come "Marino fa moglie" (1932), "Il comico" (1932). Campanile ha anche scritto numerosi racconti umoristici.

Teatro: Oltre alla prosa, Campanile ha scritto opere teatrali, spesso caratterizzate da una comicità brillante e da personaggi eccentrici. Alcuni dei suoi lavori teatrali includono "L'omino della radio" (1939) e "Il pellicano" (1941).

Giornalismo: La sua attività giornalistica è stata una parte significativa della sua carriera. Ha contribuito a riviste satiriche come "Bertoldo" e "Il Travaso delle Idee". Il suo stile diretto e arguto ha reso i suoi articoli molto popolari.

Esilio e Ritorno: Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Campanile trascorse un periodo di esilio volontario in Svizzera, in disaccordo con il regime fascista. Tornò in Italia negli anni '50.

Lingua: La scrittura di Achille Campanile era caratterizzata da uno stile linguistico semplice e diretto, che comunicava efficacemente la sua satira e il suo umorismo al pubblico.

Opere Postume: Dopo la sua morte nel 1977, sono state pubblicate alcune raccolte postume di scritti inediti, rivelando ulteriormente il talento e la varietà del suo lavoro.

Achille Campanile è considerato uno degli umoristi più importanti della letteratura italiana del XX secolo. La sua capacità di catturare gli aspetti comici della vita quotidiana e di trasmetterli in modo frizzante attraverso la sua scrittura lo ha reso un autore amato e apprezzato.

Corso di storia della letteratura: Nabokov 1899

 Vladimir Nabokov 1899

Vladimir Nabokov (1899–1977) è stato uno degli scrittori più raffinati e poliedrici del Novecento, celebre per la sua padronanza linguistica, l'inventiva stilistica e la capacità di fondere gioco intellettuale ed emozione profonda.

Nato nel 1899 a San Pietroburgo, da una famiglia aristocratica, visse l’esperienza dell’esilio dopo la Rivoluzione Russa. Scrisse inizialmente in russo, poi si affermò come autore di lingua inglese, con uno sile barocco, ironico e pieno di allusioni letterarie.

Opere più celebri:

  • Lolita (1955) – il suo romanzo più controverso e acclamato, storia di un’ossessione narrata con maestria linguistica, che lo rese celebre e anche scandaloso.
  • Pnin (1957) – ironico ritratto di un professore russo emigrato negli Stati Uniti.
  • Pale Fire (1962) – esperimento letterario unico: un poema commentato da un narratore inaffidabile, ricco di giochi metatestuali.

Temi centrali:

  • L’esilio e la memoria
  • Il doppio e l’identità
  • L’arte come illusione e costruzione
  • L'amore per i dettagli linguistici, le farfalle (era anche entomologo), l’enigma

Vita e stile:

Scrisse sempre con precisione maniacale, usando schede per pianificare le sue trame. Si stabilì negli Stati Uniti e poi in Svizzera. La sua scrittura è celebre per la ricchezza di immagini, la manipolazione del punto di vista e l’uso geniale della lingua.

giovedì 7 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Brecht 1898

Bertolt Brecht 1898

Bertolt Brecht, nato il 10 febbraio 1898 a Augusta, in Germania, è stato un influente drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco. È noto per il suo contributo innovativo al teatro e alla drammaturgia, nonché per la sua forte critica sociale e politica.

La sua opera teatrale è caratterizzata da una volontà di stimolare il pubblico a riflettere criticamente sulle questioni sociali, politiche ed economiche del suo tempo. Brecht credeva che il teatro dovesse essere un mezzo per educare e provocare lo spettatore, piuttosto che solo intrattenerlo.

Uno dei concetti chiave introdotti da Brecht è il "distanziamento" o "effetto di distanziamento" (Verfremdungseffekt), che mirava a interrompere la tendenza degli spettatori a identificarsi emotivamente con i personaggi della storia, invitandoli invece a osservare criticamente e riflettere sulle azioni dei personaggi stessi.

Tra le sue opere più famose vi sono "La vita di Galileo" (Leben des Galilei), che riflette sul conflitto tra scienza e potere politico-religioso, e "Madre Coraggio e i suoi figli" (Mutter Courage und ihre Kinder), una poderosa tragedia che esplora il costo della guerra e del profitto sulla vita umana.

Brecht scrisse anche numerosi poemi, saggi e lavori teorici sulla drammaturgia, in cui espresse le sue idee riguardo al teatro epico e al ruolo sociale dell'arte.

Durante il periodo del Nazismo in Germania, Brecht fu costretto ad emigrare, passando vari anni in esilio in diversi paesi europei e negli Stati Uniti, dove continuò a scrivere e a produrre opere teatrali.

Morì il 14 agosto 1956 a Berlino Est, lasciando un'eredità significativa nel mondo del teatro e della letteratura, influenzando generazioni di artisti e continuando ad essere studiato e rappresentato ancora oggi.

Corso di storia della letteratura: Lorca 1898

Federico García Lorca 1898

Federico García Lorca (1898-1936) è stato uno dei più grandi poeti e drammaturghi spagnoli del XX secolo. La sua opera è ampiamente considerata tra le più significative della letteratura spagnola e ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura mondiale. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Federico García Lorca:

Vita: Federico García Lorca è nato il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, in Spagna, in una famiglia di condizioni sociali agiate. Studiò a Granada, Madrid e Barcellona, e sviluppò un profondo interesse per la letteratura, l'arte e la musica fin dalla giovinezza.

Opere poetiche: García Lorca è noto soprattutto per le sue opere poetiche, tra cui "Romancero gitano" (Canto gitano), "Poema del cante jondo" (Poesia del cante jondo) e "Llanto por Ignacio Sánchez Mejías". La sua poesia è caratterizzata da una profonda sensibilità e una straordinaria capacità di evocare immagini e emozioni. Le sue tematiche spaziano dalla passione e l'amore alla morte e alla sofferenza, spesso con influenze del surrealismo.

Opere teatrali: García Lorca è anche noto per le sue opere teatrali, tra cui "La casa de Bernarda Alba" (La casa di Bernarda Alba), "Yerma", "Bodas de sangre" (Nozze di sangue) e "Doña Rosita la soltera" (Donna Rosita la single). Le sue opere teatrali spesso esplorano le tensioni sociali e psicologiche della Spagna rurale e tradizionale.

Coinvolgimento politico: García Lorca era anche un attivista politico e sostenitore della Repubblica spagnola durante la guerra civile spagnola. Questo coinvolgimento politico gli fu fatale, poiché fu arrestato dalle forze nazionaliste il 16 agosto 1936 a Granada e successivamente giustiziato.

Morte e leggenda: La morte di García Lorca è avvolta da mistero e controversia, e la sua esecuzione è stata un evento tragico nella storia culturale spagnola. Le circostanze esatte della sua morte non sono mai state completamente chiarite, ma la sua eredità artistica è rimasta inalterata.

L'eredità di Federico García Lorca nella letteratura e nell'arte è immensa. Le sue opere continuano a essere lette, studiate e rappresentate in tutto il mondo. Il suo contributo alla poesia e al teatro spagnoli è incalcolabile, e la sua capacità di esplorare le profondità dell'esperienza umana lo rende un autore di grande rilevanza ancora oggi.

mercoledì 6 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Wilder 1897

Thornton Wilder 1897

Thornton Wilder (1897-1975) è stato uno scrittore e drammaturgo americano di grande talento. conosciuto soprattutto per le sue opere teatrali e romanzi. La sua opera teatrale più celebre e influente è "Our Town" (  La nostra città), un classico del teatro americano, che offre una prospettiva profonda e poetica sulla vita quotidiana in una piccola città americana. Il dramma esplora il significato della vita, della morte e dell'umanità attraverso la semplicità delle esperienze quotidiane dei suoi personaggi. "Our Town" ha vinto il Premio Pulitzer per il teatro nel 1938. Un'altra delle sue opere teatrali notevoli é “The Skin of Our Teeth" (La pelle del nostri denti), un lavoro caratterizzato da un approccio innovativo alla narrazione e alla struttura temporale, presentando la storia dell'umanità attraverso la storia di una singola famiglia Questo dramma ha vinto anch'esso il Premio Pulitzer nel 1943. Oltre al teatro. Wilder è anche noto per il romanzo "The Bridge of San Luis Rey" (Il ponte di San Luis Rey), che ha vinto il premio Pulitzer nel 1928. Il romanzo esplora le vite e le morti di cinque persone che sono state uccise in un crollo di un ponte in Perù, esaminando il significato del destino e della casualità nelle vite umane. La capacità di Wilder di affrontare temi universali come la vita, la morte, il destino e la condizione umana con profondità, empatia e intelligenza lo ha reso un autore rispettato e ammirato nel panorama letterario americano del XX secolo. 

Corso di storia della letteratura: Faulkner 1897

William Faulkner 1897


William Faulkner è stato uno dei più influenti scrittori americani del XX secolo. È nato il 25 settembre 1897 a New Albany, Mississippi, Stati Uniti. Faulkner è noto per i suoi romanzi e racconti ambientati nell'immaginario contea del Mississippi Di Yoknapatawpha, un  luogo che ha creato come sfondo per molte delle sue opere. Tra le sue opere più celebri ci sono "Il rumore e la furia" (The Sound and the Fury, 1929), "Mentre morivo” (As I Lay Dying, 1930), "Luce d'agosto" (Light in August, 1932), e "Assalonne,
Assalonne!" (Absalom, Absalom!, 1936). La sua scrittura è caratterizzata da uno· stile narrativo complesso, con frequenti cambi di punto di vista e narrazione non lineare. Faulkner è noto per esplorare temi come la famiglia, la storia, la razza e la psicologia umana nei suoi romanzi. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la letteratura nel 1949, in riconoscimento del suo contributo alla letteratura americana. Morì il 6 luglio 1962 a Byhalia, Mississippi. L'opera di William Faulkner continua a essere studiata e apprezzata, e la sua influenza sulla letteratura e sulla narrativa americana è ancora molto significativa.

martedì 5 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Montale 1896

Eugenio Montale 1896

Eugenio Montale è stato un famoso poeta italiano nato il 12 ottobre 1896 a Genova, Italia, e morto il 12 settembre 1981 a Milano. È considerato uno dei più importanti poeti del XX secolo e un maestro della poesia moderna italiana. Montale è noto per la sua poesia lirica, che spesso esplora temi come la natura, la memoria, l'amore e il tempo. La sua opera è caratterizzata da uno stile elegante e una profonda riflessione filosofica. Tra le sue raccolte di poesie più celebri ci sono "Ossi di seppia' 0925), "Le occasioni" (1939), e "La bufera e altro” (1956). Nel corso della sua carriera, Montale ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la letteratura nel 1975, in riconoscimento del suo contributo alla poesia italiana e alla letteratura mondiale.La poesia di Eugenio Montale continua a essere studiata e apprezzata in ltalia e in tutto il mondo, e il suo impatto sulla letteratura e sulla cultura è notevole. 

Corso di storia della letteratura: Fitzgerald 1896

Francis Scott Fitzgerald 1896

Francis Scott Fitzgerald, noto anche come F. Scott Fitzgerald, è stato uno dei più famosi scrittori americani del XX secolo. È nato il 24 settembre 1896 a Saint Paul, nel Minnesota, Stati Uniti. Fitzgerald è noto soprattutto per i suoi romanzi ambientati nell'era del jazz, come "Il grande Gatsby" (The Great  Gatsby), pubblicato nel 1925, che è considerato uno dei capolavori della letteratura americana. La sua scrittura è stata ·influenzata dalla sua esperienza personale e dalla vita sociale dell'epoca, riflettendo spesso i cambiamenti e le contraddizioni della società americana degli anni 20. La sua prosa era nota per il suo stile elegante e sofisticato. Fitzgerald ebbe una carriera letteraria tumultuosa e una vita personale altrettanto complessa, contrassegnata da alti e bassi, alcolismo e problemi finanziari. La sua opera “Il grande Gatsby" è ora considerata una delle opere più importanti della letteratura americana e viene spesso studiata nelle scuole e nelle università. Morì il 21 dicembre 1940 a Hollywood, in California.La sua eredità letteraria continua a essere celebrata e la sua opera rimane un punto di riferimento della letteratura americana del XX secolo.


domenica 3 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Céline 1894

Louis-Ferdinand Céline 1894


Louis-Ferdinand Céline (1894–1961) è stato uno degli scrittori più controversi e innovativi del XX secolo. Medico, romanziere e polemista francese, è passato alla storia per lo stile rivoluzionario dei suoi scritti e per le infami posizioni politiche espresse negli anni ’30 e ’40.

Lo stile che ha cambiato la letteratura
Céline ha portato nella prosa letteraria un linguaggio vicino all’oralità, frammentato, nervoso, ricco di espressioni gergali e musicalità colloquiale. Questo stile, che rompe con la tradizione letteraria accademica, ha influenzato profondamente la narrativa moderna. Autori come Bukowski, Kerouac, Queneau e molti altri ne subirono l’impronta.

Il romanzo d'esordio: Viaggio al termine della notte
Pubblicato nel 1932, Voyage au bout de la nuit è considerato uno dei più grandi romanzi del Novecento. Il protagonista, Bardamu, è un alter ego dell’autore: attraversa la Prima guerra mondiale, la colonia africana, l’America fordista e la banlieue parigina, denunciando l’orrore, l’ipocrisia e la brutalità del mondo moderno. Lo sguardo è disincantato, cinico, a tratti comico ma profondamente umano.

Da medico a pamphlettista reazionario
Céline, che lavorò a lungo come medico tra i poveri, pubblicò altri romanzi importanti (Morte a creditoCasta la vitaNordRigodon), ma la sua figura fu oscurata dai suoi virulenti pamphlet antisemiti (Bagatelle per un massacroL'école des cadavres), scritti prima e durante la Seconda guerra mondiale. Queste opere, cariche d’odio e propaganda, lo resero un collaborazionista agli occhi dell’opinione pubblica.

Fuga, esilio e ritorno
Alla fine della guerra, Céline fuggì in Germania e poi in Danimarca, dove fu incarcerato. Tornato in Francia nel 1951, visse gli ultimi anni in semi-isolamento, continuando però a scrivere. La sua figura resta segnata da una doppia traiettoria: da un lato, il genio stilistico; dall’altro, l’abisso ideologico.

Un'eredità ambigua
Oggi Céline è ancora oggetto di forti dibattiti. Per alcuni, è un maestro della modernità; per altri, è un autore da leggere con cautela, per non separare mai l’opera dall’uomo. Il suo contributo artistico, però, resta innegabile e ha tracciato una linea di rottura che ha trasformato la letteratura europea.

Corso di storia della letteratura: Huxley 1894

Aldous Huxley 1894

Aldous Huxley (1894–1963) è stato uno scrittore, saggista e intellettuale britannico tra i più influenti del Novecento. La sua opera spazia dalla narrativa filosofica alla critica sociale, dalla satira alla riflessione spirituale e scientifica, con uno sguardo profondo sulle derive della modernità.

Un intellettuale poliedrico
Nato in una famiglia colta e prestigiosa (era nipote del biologo Thomas Huxley), Aldous ricevette un'educazione eccellente, studiando a Oxford. Una malattia agli occhi, che lo colpì in gioventù, ne influenzò profondamente la visione del mondo, accentuandone la sensibilità e l'introspezione.

Il mondo nuovo
Il suo romanzo più celebre, Brave New World (Il mondo nuovo, 1932), è una distopia profetica che anticipa con lucidità inquietante una società dominata dal controllo biologico, dalla standardizzazione culturale e dalla manipolazione della felicità. In contrapposizione al totalitarismo oppressivo orwelliano, Huxley immagina un potere “dolce”, fatto di consumo, intrattenimento e droghe che anestetizzano la coscienza.

Altre opere e saggi

  • Giallo Cromo (1921): una satira sul mondo intellettuale britannico.
  • La scimmia e l’essenza (1948): romanzo postatomico, cupo e simbolico.
  • Le porte della percezione (1954): saggio seminale sulle esperienze con la mescalina, che influenzerà la controcultura psichedelica degli anni '60.
  • Ritorno al mondo nuovo (1958): riflessione saggistica in cui Huxley analizza l’avverarsi delle sue stesse profezie.
  • Isola (1962): utopia filosofica e spirituale, controparte positiva de Il mondo nuovo, dove una società illuminata cerca un equilibrio tra tecnologia, meditazione e libertà.

Visionario e spirituale
Negli ultimi anni della sua vita, Huxley si interessò sempre più alla filosofia orientale, al misticismo e alla coscienza. Visse negli Stati Uniti, in California, dove divenne una figura di riferimento per movimenti alternativi e giovanili. La sua ricerca di senso attraversa la scienza, l’arte e la trascendenza.

L’ultima uscita
Morì il 22 novembre 1963, lo stesso giorno di C.S. Lewis e dell’assassinio di John F. Kennedy. Chiese alla moglie, sotto effetto di L.S.D., di accompagnarlo dolcemente nel passaggio finale, in perfetta coerenza con la sua visione espansa dell’esistenza.

sabato 2 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Majakovskij 1893

Vladimir Majakovskij 1893

Vladimir Majakovskij (1893–1930) è stato uno dei massimi poeti russi del XX secolo, simbolo della rivoluzione, voce roboante del futurismo e dell'avanguardia sovietica. La sua figura, tragica e potente, incarna il conflitto tra idealismo e disincanto in un'epoca di profondi rivolgimenti.

Il poeta della rivoluzione
Nato in Georgia e trasferitosi a Mosca, Majakovskij aderì al movimento futurista russo, rompendo con la poesia tradizionale per abbracciare un linguaggio spezzato, aggressivo, intriso di energia urbana e tensione politica. Con lo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre, divenne il poeta ufficiale del cambiamento, cantore dell’uomo nuovo e della società comunista.

Tra poesia e propaganda
Majakovskij scrisse versi vibranti e appassionati, ma fu anche autore di slogan, manifesti, opere teatrali e sceneggiature, lavorando per l’agenzia ROSTA in una forma ibrida tra arte e pubblicità. La sua produzione fu al servizio dell’utopia socialista, ma sempre segnata da un tono personale, ironico e contraddittorio.

Opere principali

  • Una nuvola in calzoni (1915): poema manifesto del futurismo, un inno d’amore e di rivolta.
  • Il flauto di vertebre (1916): opera intensa, che mescola dolore personale e tensione politica.
  • Il 150.000.000 (1920): epopea visionaria e collettiva della rivoluzione.
  • Lenin (1924): poema celebrativo, ma anche riflessione sulla morte e sull’eredità del leader.
  • Come fare versi (1926): saggio poetico che espone la sua concezione del fare arte.

L’amore e il disincanto
Sebbene ardente sostenitore del socialismo, Majakovskij visse una crescente frustrazione per la burocratizzazione del regime e per la sua emarginazione culturale. Sul piano personale, visse tormentate storie d’amore, come quella con Lili Brik, musa e compagna instancabile. Il contrasto tra la sua fede rivoluzionaria e la realtà sovietica lo portò a una crisi profonda.

La fine e l’eredità
Nel 1930 si tolse la vita, lasciando un biglietto d’addio: “Non incolpate nessuno.” Dopo la morte, Majakovskij fu riabilitato da Stalin e trasformato in icona ufficiale del regime. Ma la sua poesia, nella sua forza esplosiva, resta viva per il suo grido di libertà, per il suo slancio visionario e per la sua inquieta modernità.

Corso di storia della letteratura: Toller 1893

 Ernst Toller 1893

Ernst Toller (1º dicembre 1893 - 22 maggio 1939) è stato uno scrittore, poeta e politico tedesco, noto per il suo coinvolgimento nei movimenti di sinistra e per la sua attività durante la Repubblica di Weimar. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita di Ernst Toller:

Primi Anni: Ernst Toller nacque a Samotschin, nell'Impero tedesco (ora Szamocin, in Polonia). Studiò letteratura e filosofia all'Università di Grenoble e successivamente a Monaco di Baviera.

Partecipazione alla Prima Guerra Mondiale: Toller si arruolò volontariamente durante la Prima Guerra Mondiale e trascorse parte del conflitto sul fronte occidentale. Questa esperienza influenzò profondamente le sue convinzioni politiche e la sua visione del mondo.

Attivismo Politico: Dopo la guerra, Toller divenne attivo nella politica di sinistra e fu coinvolto nella Rivoluzione di Monaco del 1918-1919, che portò alla breve creazione di una repubblica socialista in Baviera. Toller fu incarcerato a seguito del fallimento della rivoluzione.

Opere Teatrali: Toller è noto per le sue opere teatrali, tra cui "Die Wandlung" (La trasformazione) del 1919 e "Masse Mensch" (Uomo in massa) del 1920. Queste opere esplorano temi sociali e politici dell'epoca.

Esilio: Dopo il suo rilascio dalla prigione, Toller emigrò negli Stati Uniti nel 1933, a causa dell'ascesa al potere dei nazisti in Germania. Durante il suo esilio, continuò a scrivere e a essere coinvolto nell'attivismo politico contro il regime nazista.

Morte: Ernst Toller morì suicida a New York nel 1939, segnando la fine di una vita caratterizzata dall'attivismo politico e dall'impegno intellettuale.

Ernst Toller fu una figura chiave nell'ambito del teatro politico e sociale della Repubblica di Weimar. Le sue opere riflettono le tensioni e le sfide della sua epoca, e la sua vita è un esempio di come gli intellettuali e gli artisti siano stati coinvolti e influenzati dagli eventi politici tumultuosi del suo tempo.

venerdì 1 novembre 2024

Corso di storia della letteratura: Tolkien 1892

 J.R.R. Tolkien 1892

J.R.R. Tolkien (1892–1973) è stato filologo, scrittore, poeta e professore universitario britannico, universalmente riconosciuto come il padre della narrativa fantasy moderna. La sua opera più celebre, Il Signore degli Anelli, ha plasmato l’immaginario di intere generazioni e ha dato vita a un vero e proprio mito letterario.

Le radici del mito
Nato in Sudafrica e cresciuto in Inghilterra, Tolkien fu un appassionato studioso delle lingue antiche e delle mitologie nordiche. Il suo amore per le parole e per la narrazione epica lo portò a creare un intero universo fittizio, la Terra di Mezzo, con geografie, popoli, lingue e storie propri.

Opere principali

  • Lo Hobbit (1937): romanzo per ragazzi che introduce il personaggio di Bilbo Baggins e apre la porta sul mondo della Terra di Mezzo.
  • Il Signore degli Anelli (1954–1955): trilogia epica che narra la lotta tra il bene e il male attraverso la missione di distruggere l’Anello del Potere.
  • Il Silmarillion (pubblicato postumo nel 1977): raccolta di miti e leggende che raccontano la cosmogonia e la storia antica del suo universo.
  • I Racconti incompiutiI Figli di HúrinBeren e Lúthien: altre opere pubblicate postume, che arricchiscono il vasto corpus tolkieniano.

Temi chiave

  • La lotta tra luce e oscurità, bene e male
  • Il valore dell’umiltà e del coraggio dei piccoli
  • Il sacrificio come via alla redenzione
  • Il potere della lingua e del mito
  • La nostalgia per un’epoca perduta (la sehnsucht, tipica del romanticismo inglese)

Tolkien e la cultura pop
Il successo di Tolkien non si limita alla letteratura. Le sue opere hanno ispirato innumerevoli adattamenti cinematografici, giochi, musica e arte. La trilogia cinematografica di Peter Jackson ha rinnovato l’interesse globale per la sua opera, rendendola familiare anche a chi non ha mai letto i libri.

Un mondo che continua a vivere
L’universo tolkieniano, frutto di decenni di lavoro, continua a essere oggetto di studio accademico e passione collettiva. Tolkien non ha solo scritto storie: ha creato una mitologia moderna, un luogo in cui lettori di ogni generazione possono ritrovare speranza, eroismo e bellezza.

LA LIBRERIA DI BABELE News 2 luglio 2025

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