
Octavio Paz nasce il 31 marzo 1914 a Città del Messico in una famiglia di intellettuali e rivoluzionari. Viaggia molto sin da giovane e studia negli Stati Uniti e in Spagna, dove partecipa alla Guerra Civile spagnola a sostegno dei repubblicani. Dopo il conflitto, entra nel corpo diplomatico messicano, lavorando in Francia, Giappone e India, esperienza che influenzerà profondamente la sua opera.
Nel 1968 si dimette da ambasciatore in India per protestare contro la repressione violenta delle proteste studentesche in Messico. Negli anni successivi si dedica interamente alla scrittura e alla critica culturale. Nel 1990 riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Muore nel 1998.
Opere Principali
"L’arco e la lira" (1956) – Saggio sulla poesia e il suo rapporto con il linguaggio, il mito e la società.
"Il labirinto della solitudine" (1950) – Analisi profonda dell’identità messicana, delle sue radici storiche e delle sue contraddizioni. È una delle opere di saggistica più influenti dell’America Latina.
"Pietra di sole" (1957) – Poema epico incentrato sul tempo, l’amore e il destino, con una struttura ciclica ispirata al calendario azteco.
"Libertà sulla parola" (1960) – Raccolta di saggi sul surrealismo, la politica e il linguaggio poetico.
"Il mono gramático" (1974) – Opera sperimentale che unisce filosofia, poesia e riflessione linguistica.
Valore Letterario
Octavio Paz è una delle voci più importanti della letteratura ispanoamericana del XX secolo. La sua scrittura è caratterizzata da un forte lirismo, un’attenzione filosofica al linguaggio e un profondo interesse per la cultura e la storia del Messico.
Attraverso la poesia e la saggistica, ha esplorato temi come l’identità, l’amore, il tempo e il potere. Il suo stile, influenzato dal surrealismo e dalla tradizione poetica mondiale, ha reso la sua opera universale, ponendolo tra i grandi innovatori della letteratura contemporanea.
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