
Jorge Amado (1912–2001) è stato uno dei più celebri scrittori brasiliani del Novecento, noto per i suoi romanzi vivaci, popolari e profondamente legati alla terra e alla cultura della Bahia, sua regione natale.
Nato il 10 agosto 1912 a Itabuna, nel Brasile nord-orientale, Amado crebbe a Ilhéus, un contesto segnato da disuguaglianze sociali, che avrebbe fortemente influenzato la sua narrativa. Militante comunista, fu perseguitato politicamente e visse periodi di esilio in Argentina, Uruguay, Francia e nell’Unione Sovietica.
Temi centrali nei suoi romanzi:
- la lotta tra oppressi e potenti
- la sensualità e la religiosità popolare
- il sincretismo afro-brasiliano
- la vita nei ceti bassi urbani e rurali
Opere più famose:
- Capitães da Areia (1937)
- Gabriela, cravo e canela (1958)
- Dona Flor e i suoi due mariti (1966)
- Tieta do Agreste (1977)
Tradotto in oltre 40 lingue, Amado è uno degli scrittori brasiliani più letti e amati nel mondo. Molti dei suoi romanzi sono stati adattati per il cinema e la televisione.
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