venerdì 17 gennaio 2025

Corso di storia della letteratura: Isocrate

 

Isocrate: Il Maestro della Parola e della Politica

Nato ad Atene nel 436 a.C., Isocrate è una figura affascinante e poco convenzionale dell’antichità greca. Non fu filosofo nel senso stretto, né politico di mestiere, eppure fu uno dei pensatori più influenti del suo tempo. Credeva nel potere della parola, nella forza dell’educazione e nella responsabilità dell’intellettuale. Fu, soprattutto, un educatore di coscienze e un architetto di ideali civici.


L’Arte del Discorso come Strumento di Civiltà

Per Isocrate, la retorica non è semplice eloquenza, ma una disciplina nobile e necessaria: è la capacità di parlare bene per agire bene. In un’epoca dominata dai sofisti e dai demagoghi, propone una retorica sobria, legata all’etica e alla politica. Non ama i giochi verbali fini a sé stessi: per lui, la parola ha senso solo se migliora la vita comune, se guida la città verso la giustizia.


Un Educatore Visionario

Isocrate non aprì una scuola qualunque, ma una vera palestra dello spirito civico. I suoi allievi non imparavano solo a scrivere discorsi, ma a diventare cittadini consapevoli, capaci di guidare lo Stato con equilibrio e lungimiranza. La sua formazione mirava all’areté – l’eccellenza morale – e a una visione politica fondata sul dialogo, l’armonia, la collaborazione tra i Greci.


L’Atene Ideale e la Grecia Unita

Disilluso dalla decadenza della democrazia ateniese, Isocrate immaginava una Grecia unita, guidata non dalla forza, ma dalla ragione. Nei suoi scritti più celebri, come il Panegirico e il Filippo, esorta alla fine dei conflitti interni e alla nascita di una grande alleanza panellenica. Persino Alessandro Magno, indirettamente, sarà ispirato da questo sogno di unità sotto una guida illuminata.


Contro la Filosofia del Verbo Vuoto

Pur stimando Socrate, Isocrate si tiene lontano dai filosofi speculativi, in particolare da Platone. Li accusa di astrattezza, di disinteresse per il mondo reale. Per lui, il sapere deve servire a vivere meglio, non a perdersi in ragionamenti lontani dalla vita concreta. La sua filosofia, per quanto “non filosofica”, è profondamente pragmatica e moderna.


Un Erede del Logos Greco

La sua prosa elegante, sobria e armoniosa ha influenzato generazioni di oratori e scrittori. Con Isocrate, la parola si fa civiltà, la retorica si fa politica, e la cultura si mette al servizio della polis. Uomo solitario, spesso malinconico, morì a 98 anni, forse lasciandosi morire pochi giorni dopo la sconfitta di Cheronea. Con lui si spegne una voce lucida, equilibrata, profondamente umana.



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