venerdì 18 luglio 2025

Corso di storia della letteratura: Yourcenar 1903

 Marguerite Yourcenar 1903

Marguerite Yourcenar non è stata soltanto una scrittrice: è stata una viaggiatrice nel tempo e nell’animo umano, capace di restituire con la forza della parola l’eco di epoche lontane e di interrogare, attraverso esse, le domande più intime e universali dell’esistenza. Francese di nascita ma cittadina del mondo per vocazione, divenne anche statunitense per scelta e fu la prima donna, nel 1980, ad abbattere le mura secolari dell’Académie Française, entrando così nella storia non solo della letteratura, ma anche della cultura europea.

La sua scrittura, elegante e lucidissima, rivela una mente innamorata della precisione, della bellezza e della verità. Nei suoi libri si incontrano la filosofia e la storia, l’arte e la meditazione: tutto converge in una prosa cesellata con cura artigianale, che non si accontenta mai della superficie. Yourcenar guarda sempre al cuore delle cose, là dove la memoria si intreccia al destino, dove il potere incontra la fragilità, dove l’individuo cerca la propria libertà contro le convenzioni sociali.

I grandi romanzi

Il suo nome resterà per sempre legato a Mémoires d'Hadrien (Memorie di Adriano, 1951), il capolavoro che la consacrò nel panorama letterario internazionale. In forma di lunga lettera-testamento indirizzata a Marco Aurelio, il romanzo dà voce all’imperatore romano ormai anziano, che rilegge la propria vita con uno sguardo al tempo stesso politico e intimamente umano. Lì c’è tutto: il peso del comando, la saggezza conquistata, l’amore travolgente e il lutto straziante, il dialogo con la morte imminente. Non è un semplice romanzo storico: è un trattato di vita, scritto con un linguaggio che fonde rigore classico e intensità poetica.

Con L’Œuvre au noir (L’opera al nero, 1968), Yourcenar ci porta invece nel cuore del Rinascimento. Il protagonista, Zenone, è medico, filosofo e alchimista: un uomo in cerca della verità in un mondo dominato dall’intolleranza religiosa e dal sospetto. Attraverso la sua figura, l’autrice mette in scena il dramma eterno di chi osa pensare con la propria testa, pagandone le conseguenze di fronte a una società che difende dogmi e superstizioni. È un romanzo di idee, ma anche un romanzo di carne e sangue, che mostra quanto sia costoso e necessario il cammino della libertà intellettuale.

La sua carriera di narratrice era cominciata già con Alexis ou le traité du vain combat (Alexis o il trattato della lotta vana, 1929), opera sorprendente per modernità. Qui la penna della giovane Yourcenar si cimenta con il tema della confessione: un musicista scrive alla moglie per rivelarle la propria omosessualità, un gesto di verità che è anche una condanna a vivere fuori dalle regole imposte dalla società. È un testo di grande forza psicologica e anticipa molti dibattiti che solo decenni dopo sarebbero diventati centrali nella cultura europea.

Infine, Le Labyrinthe du monde (Il labirinto del mondo, 1974-1988, pubblicato postumo) è l’autobiografia che accompagna la scrittrice verso le proprie radici, tra ricordi personali, genealogie familiari e meditazioni sul senso della vita. Un’opera che intreccia memoria privata e grande storia, come se il mondo fosse davvero un labirinto in cui ciascuno cerca il filo della propria identità.

I temi che attraversano la sua opera

  • Storia e memoria: nei suoi romanzi le epoche lontane non sono mai semplici scenografie, ma specchi in cui si riflettono i dilemmi di ogni uomo e di ogni donna.
  • Potere e saggezza: da Adriano a Zenone, i protagonisti dei suoi libri affrontano il confronto con il potere, nelle sue grandezze e nelle sue ombre.
  • Identità e libertà: Alexis e tanti altri personaggi incarnano il conflitto tra desiderio individuale e regole collettive, tra autenticità e maschere sociali.
  • Ricerca filosofica: ogni pagina della Yourcenar porta con sé la voce di un pensiero in dialogo costante con la vita, la morte, la bellezza e l’inevitabile fragilità della condizione umana.

Eredità

Marguerite Yourcenar è oggi riconosciuta come una delle voci più luminose del Novecento. Ha saputo dare dignità letteraria alla storia, rendendola meditazione sul presente; ha scritto romanzi che sono al tempo stesso narrazioni avvincenti e saggi di filosofia applicata alla vita. Memorie di Adriano, tradotto e letto in tutto il mondo, resta una delle opere più amate e studiate della letteratura contemporanea, capace di parlare tanto agli storici quanto a chi cerca risposte esistenziali.

Yourcenar ci ha lasciato un’eredità preziosa: la convinzione che la letteratura possa essere un ponte tra passato e futuro, un luogo di libertà e un laboratorio di pensiero. Una scrittrice che ha fatto della parola una forma di eternità.


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