domenica 19 gennaio 2025

Corso di storia della letteratura: Demostene

Demostene: La Voce di Atene contro i Re

Demostene nacque ad Atene nel 384 a.C., in un tempo in cui la democrazia lottava per resistere alle crescenti pressioni delle potenze monarchiche. Fragile di costituzione, balbuziente da ragazzo, nessuno avrebbe scommesso su di lui come oratore. Eppure fu proprio l’ostinazione a vincere i suoi limiti: si esercitava parlando con ciottoli in bocca, declamava discorsi sulla riva del mare per superare la forza del vento, si isolava per mesi a scrivere e perfezionare l’arte della parola.


Le Filippiche: Il Grido della Libertà

Nel cuore della sua carriera, Demostene si pose come il difensore dell’indipendenza ateniese contro l’avanzata inesorabile della Macedonia. I suoi discorsi più celebri, le Filippiche, furono atti di accusa infuocati contro Filippo II, che dipingeva come il nemico della libertà greca. Con parole taglienti e passione civile, esortava i cittadini ad agire, a non piegarsi all’apatia o all’illusione diplomatica.


Il Politico della Resistenza

Demostene non fu solo un maestro di retorica, ma un uomo profondamente impegnato nella vita pubblica. Partecipò attivamente alla politica ateniese e cercò in ogni modo di riunire le città greche contro la minaccia macedone. Ma i tempi erano cambiati, e la grande Atene non era più quella del secolo d’oro. Nonostante i suoi sforzi, la sconfitta di Cheronea nel 338 a.C. segnò la fine delle speranze di resistenza unitaria.


Il Tramonto di un Idealista

Dopo la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., Demostene tornò a farsi portavoce di una nuova rivolta greca. Ma anche questo tentativo fallì. Inseguito dai nemici politici e minacciato di arresto, scelse la via del suicidio, un gesto tragico che chiuse una vita segnata dalla lotta per la libertà e la dignità della polis.


Un’Eredità di Parole e Coraggio

La fama di Demostene non si esaurì con la sua morte. I suoi discorsi, conservati in buona parte fino a noi, sono modelli di chiarezza, forza e persuasione. I retori romani lo ammirarono, Cicerone lo considerò “l’oratore perfetto”, e ancora oggi il suo nome è sinonimo di eloquenza appassionata.

Demostene non vinse la sua battaglia contro i re, ma vinse il tempo: la sua voce risuona ancora come simbolo di resistenza, idealismo e potere della parola.



Nessun commento:

Posta un commento

Babele sempre: Biblioteche del futuro – Spazi ibridi aperti e comunitari

  📖 Biblioteche del futuro – Spazi ibridi, aperti e comunitari Le biblioteche non spariranno, ma si trasformeranno profondamen...