Letteratura mesopotamica
La letteratura mesopotamica rappresenta una delle più antiche e straordinarie testimonianze della cultura scritta dell’umanità. Fiorita tra i fiumi Tigri ed Eufrate, nell’area storica che oggi corrisponde in gran parte all’Iraq e a zone limitrofe, questa tradizione letteraria si è sviluppata nel corso di oltre due millenni, a partire dal III millennio a.C., e ha influenzato profondamente le culture successive, dal Vicino Oriente fino alla Bibbia e alla civiltà greco-romana.
Sviluppatasi in un contesto multiculturale e multilinguistico, la letteratura mesopotamica si articola attraverso una vasta gamma di testi redatti in sumerico, accadico, babilonese e assiro, prevalentemente su tavolette d’argilla incise con la scrittura cuneiforme.
Generi e opere principali
1. Epopee epiche
Il genere epico mesopotamico è tra i più rappresentativi e affascinanti dell’antichità. L'opera simbolo è l’Epopea di Gilgamesh, considerata la più antica opera letteraria dell’umanità. Composta in accadico, essa racconta le gesta del re di Uruk, Gilgamesh, il suo profondo legame con l’amico Enkidu e la sua angosciosa ricerca dell’immortalità. È una riflessione sull’eroismo, sull’amicizia e sull’accettazione della morte, con sorprendenti parallelismi con racconti biblici e classici.
Altri esempi fondamentali sono:
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Enuma Elish: un poema cosmogonico babilonese che narra la creazione del mondo e l’ascensione del dio Marduk come divinità suprema.
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Epopea di Atrahasis: un racconto delle origini umane e del Diluvio Universale, che anticipa elementi presenti nella narrazione dell’Arca di Noè.
2. Letteratura sapienziale
Numerosi testi mesopotamici rientrano nella cosiddetta letteratura della saggezza, un genere destinato a trasmettere valori morali, riflessioni esistenziali e norme di comportamento. Esempi notevoli sono:
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Dialogo di un uomo con il suo dio, che esplora la sofferenza dell’essere umano e il silenzio degli dèi.
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Insegnamenti di Shuruppak, uno dei più antichi esempi di letteratura didattica, ricco di ammonimenti morali rivolti dal padre al figlio.
3. Testi religiosi e mitologici
La religione permeava ogni aspetto della vita mesopotamica. Le preghiere, inni, lamentazioni e i miti teogonici e cosmogonici documentano una concezione del divino profondamente antropomorfa e gerarchica. Questi testi erano spesso recitati in contesti rituali e cerimoniali e servivano a invocare protezione, giustizia o prosperità.
4. Letteratura giuridica
La Mesopotamia ha prodotto alcuni dei primi codici legali della storia. Il più celebre è il Codice di Hammurabi (XVIII sec. a.C.), inciso su una stele di diorite e redatto in accadico. Esso stabilisce norme dettagliate su giustizia, commercio, proprietà, matrimonio e punizioni, secondo il principio del “occhio per occhio”. Accanto ad esso, sono stati rinvenuti altri codici precedenti, come le leggi di Ur-Nammu e quelle di Lipit-Ishtar.
5. Testi storici e amministrativi
La scrittura nacque in Mesopotamia per esigenze contabili e amministrative. Le tavolette cuneiformi documentano commerci, tributi, censimenti, contratti, corrispondenza reale e resoconti di eventi storici. Alcune cronache regali e annali costituiscono anche testimonianze importanti della propaganda politica dell’epoca.
6. Poesia lirica e testi amorosi
Oltre alla poesia epica e religiosa, la Mesopotamia ha lasciato esempi di poesia lirica, come inni d’amore e canti erotici, spesso legati a riti sacri di fertilità. I testi amorosi tra il re e la dea Inanna, ad esempio, avevano una funzione rituale nel rinnovamento simbolico della regalità.
Significato e influenza
La letteratura mesopotamica ha influenzato profondamente la cultura e la religione del Vicino Oriente antico, e in parte anche la Bibbia e la tradizione greca. Temi come la mortalità, la giustizia divina, il caos primordiale, il diluvio, la creazione dell’uomo, sono universali e ancora oggi profondamente evocativi.
Questi testi, conservati per millenni nelle biblioteche templari o regali, come quella celebre del re assiro Assurbanipal a Ninive, sono stati decifrati solo tra Ottocento e Novecento grazie agli sforzi degli assiriologi. La loro scoperta ha rivoluzionato la comprensione delle origini della civiltà scritta e del pensiero umano.
Conclusione
La letteratura mesopotamica è molto più di una serie di documenti antichi: è una finestra viva su una civiltà sofisticata, su un’umanità che si interrogava sul proprio destino, sul senso della vita, sul rapporto con gli dèi e con il potere. Le parole incise sulle fragili tavolette d’argilla sono sopravvissute al tempo e ci parlano ancora oggi con voce antica e intensa.
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