Jhumpa Lahiri 1967
Jhumpa Lahiri (nata nel 1967) è una scrittrice e saggista di origine bengalese, nata a Londra e cresciuta negli Stati Uniti. È nota per le sue opere che esplorano le tematiche dell'identità, dell'immigrazione e del senso di appartenenza, spesso attraverso il punto di vista della diaspora indiana.
Opere principali:
"Interpreter of Maladies" (1999) – Raccolta di racconti che ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa (2000). Esplora le vite di immigrati indiani e indo-americani, affrontando temi come il matrimonio, la nostalgia e il divario culturale.
"The Namesake" (2003) – Romanzo che segue la vita di Gogol Ganguli, figlio di immigrati bengalesi negli Stati Uniti, e il suo conflitto identitario. È stato adattato in un film diretto da Mira Nair nel 2006.
"Unaccustomed Earth" (2008) – Un'altra raccolta di racconti acclamata dalla critica, che analizza le dinamiche familiari e il rapporto tra le generazioni di immigrati.
"The Lowland" (2013) – Romanzo finalista al Man Booker Prize, racconta la storia di due fratelli cresciuti in India durante gli anni della rivoluzione naxalita e le loro vite divergenti.
"In altre parole" (2015) – Primo libro scritto interamente in italiano, riflessione autobiografica sulla sua relazione con la lingua italiana e il processo di apprendimento.
"Dove mi trovo" (2018) – Romanzo scritto in italiano, che segue la vita interiore di una donna in una città senza nome.
"Il quaderno di Nerina" (2023) – Ultima opera, scritta in italiano, che mescola poesia e riflessione sulla scrittura.
Valore e impatto:
Jhumpa Lahiri è una delle voci più importanti della letteratura contemporanea, nota per la sua prosa raffinata e il suo approfondito studio dell’identità e della migrazione. La sua decisione di scrivere in italiano ha arricchito ulteriormente il suo percorso letterario, esplorando il rapporto tra lingua, appartenenza e creatività.
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