mercoledì 25 giugno 2025

Corso di storia della letteratura: Prévert 1900

Jacques Prévert 1900

Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900 – Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977) è stato uno dei poeti e sceneggiatori più amati di Francia, capace di mescolare semplicità e profondità, ironia e malinconia, in un linguaggio che parlava tanto al popolo quanto agli intellettuali.

Cresciuto in una famiglia modesta, con un padre impiegato e una madre appassionata di teatro, Prévert sviluppò presto un gusto per le storie, le immagini vivide e i giochi di parole. Dopo un’adolescenza irrequieta e il servizio militare, entrò in contatto con gli ambienti artistici parigini e con il movimento surrealista, frequentando figure come André Breton e Louis Aragon. Pur affascinato dall’energia sovversiva di quel gruppo, se ne distaccò presto: la sua poesia, pur intrisa di libertà creativa, rifiutava il criptico e l’ermetico, preferendo parlare con chiarezza e immediatezza.

La svolta arrivò nel 1946 con la pubblicazione di Paroles, una raccolta che avrebbe conquistato un pubblico vastissimo, rompendo la barriera tra poesia “alta” e popolare. Nei suoi versi, Prévert raccontava l’amore, la guerra, la povertà, l’infanzia e la città di Parigi con un tono insieme tenero e disincantato. Usava un linguaggio quotidiano, fatto di immagini immediate e spesso di un umorismo delicato, per affrontare temi profondi senza mai cadere nella retorica.

Molte sue poesie furono messe in musica e diventarono canzoni entrate nell’immaginario collettivo. Tra queste, Les Feuilles Mortes (“Foglie morte”), resa celebre da Yves Montand e, in seguito, da Edith Piaf, e Déjeuner du matin, un testo brevissimo e folgorante che, dietro la descrizione di un gesto banale, cela la ferita della perdita e della separazione.

Parallelamente alla poesia, Prévert fu un grande sceneggiatore. Lavorò spesso con il regista Marcel Carné, firmando opere fondamentali del cinema francese come Les Enfants du Paradis (“I bambini del paradiso”, 1945), considerato da molti il miglior film francese di tutti i tempi. Le sue sceneggiature, proprio come i suoi versi, erano animate da personaggi vivi, dialoghi musicali e una profonda empatia verso gli umili e gli emarginati.

Prévert rimase fino alla fine un artista libero, allergico alle mode e alle convenzioni, capace di unire critica sociale, tenerezza e spirito giocoso. La sua poesia è ancora oggi letta nelle scuole francesi e amata dal grande pubblico, segno che, nonostante il tempo, i suoi versi continuano a parlare con la stessa freschezza e sincerità di quando furono scritti.

Nella sua opera, la vita quotidiana diventa arte, e l’arte diventa un modo di guardare il mondo con occhi più attenti, più ironici e più umani.



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