Anna Andreevna Gorenko, meglio conosciuta con il nome d'arte di Anna Achmatova, nacque il 23 giugno 1889 a Bol'šoj Fontan, nei pressi di Odessa, in una famiglia aristocratica. Fin da giovane mostrò un'inclinazione per la letteratura, ma il padre, temendo che il suo nome venisse associato alla poesia, le proibì di pubblicare con il cognome di famiglia. Fu così che Anna scelse lo pseudonimo Achmatova, ispirandosi a un presunto antenato tartaro della famiglia materna.
Nel 1905, durante la rivoluzione, la sua famiglia si trasferì a San Pietroburgo, città che divenne il fulcro della sua vita intellettuale. Studiò giurisprudenza a Kiev e letteratura a Pietroburgo, frequentando gli ambienti culturali dell’epoca. Qui conobbe Nikolaj Gumilëv, poeta simbolista, che divenne suo marito nel 1910. Insieme a lui e ad altri autori, come Osip Mandel'štam, fu tra i fondatori dell’Acmeismo, un movimento letterario che si opponeva al simbolismo decadentista, cercando una poesia più concreta e chiara.
La sua vita fu segnata da tragedie personali e politiche: nel 1921, il marito Nikolaj Gumilëv fu giustiziato dai bolscevichi con l’accusa di attività controrivoluzionaria. Nel periodo delle purghe staliniane, anche il figlio, Lev Gumilëv, fu più volte arrestato e deportato. Anna stessa subì la censura e l’emarginazione.
Negli anni ’30 e ’40, sotto il regime di Stalin, la sua poesia fu proibita e solo nel 1946 fu ufficialmente condannata dal Partito Comunista per il suo "estetismo decadente". Tuttavia, grazie al sostegno di amici e intellettuali, riuscì a sopravvivere e a continuare a scrivere, sebbene molte delle sue opere circolassero solo in forma clandestina.
Nel dopoguerra, la sua figura venne parzialmente riabilitata. Nel 1965, fu persino invitata a Oxford, dove ricevette un dottorato honoris causa. Morì l’anno seguente, il 5 marzo 1966, a Leningrado (oggi San Pietroburgo), lasciando un'eredità poetica immortale.
Opere Principali
1. "Sera" (Večer, 1912)
La sua prima raccolta poetica, in cui si avvertono già i tratti distintivi della sua poetica: il tono elegiaco, l’attenzione ai dettagli della vita quotidiana e la capacità di evocare emozioni con poche parole.
2. "Rosario" (Čëtki, 1914)
Raffinata e malinconica, questa raccolta segnò il suo successo letterario. Qui si avverte una forte tensione tra l’amore e la separazione, tra la passione e la perdita.
3. "Stormo bianco" (Belaâ staâ, 1917)
Pubblicato in un periodo di forte instabilità politica, è un libro in cui il senso della storia e della tragedia personale iniziano a fondersi.
4. "Pianta alta" (Podorozhnik, 1921) e "Anno Domini MCMXXI" (1922)
Raccolte segnate dal dolore per l’esecuzione di Gumilëv e dal clima cupo della Russia post-rivoluzionaria.
5. "Requiem" (1935-1940, pubblicato solo nel 1963 in Occidente)
Forse la sua opera più famosa, Requiem è un ciclo di poesie dedicate alla sofferenza delle madri e delle mogli che attendevano i loro cari davanti alle prigioni sovietiche. È un'opera intensa, scritta nei periodi in cui suo figlio Lev era imprigionato. Per il rischio di persecuzione, l'opera non venne mai scritta su carta ma tramandata a memoria tra lei e alcuni amici.
6. "Poema senza eroe" (Poèma bez geroja, 1940-1965)
Un'opera complessa, scritta nell’arco di venticinque anni, in cui Achmatova riflette sulla Russia, sulla guerra e sulla perdita dell’innocenza.
Stile e Poetica
1. Acmeismo e Precisione del Linguaggio
Achmatova fu una delle principali esponenti dell’Acmeismo, un movimento che mirava a una poesia chiara, concreta e priva dell’astrazione simbolista. La sua scrittura è essenziale, priva di eccessi retorici, ma capace di evocare mondi interiori con pochi versi.
2. Elegia dell’Amore e della Perdita
Nei suoi versi l’amore è spesso legato alla nostalgia e alla separazione. Le sue poesie, soprattutto le prime, hanno un tono intimo e personale, spesso ambientate in paesaggi domestici e familiari.
3. Storia e Destino Personale
Con il passare degli anni, il tema della tragedia storica divenne centrale nella sua opera. Il dolore personale si fonde con quello collettivo: Achmatova si fa testimone della sofferenza della Russia staliniana, delle persecuzioni e della guerra.
4. Uso della Simbologia Classica e Cristiana
Le sue poesie contengono numerosi riferimenti alla cultura classica, alla mitologia greca e alla tradizione cristiana ortodossa. Questa componente conferisce ai suoi versi un carattere atemporale.
Valore Letterario e Influenza
1. La Voce della Russia Sofferente
Achmatova è stata una delle voci più potenti della poesia russa del XX secolo, capace di dare forma al dolore collettivo di un’intera generazione.
2. Una Poetessa Sopravvissuta alla Censura
Nonostante le persecuzioni, non ha mai lasciato la Russia, scegliendo di rimanere nel suo paese anche nei momenti più difficili. Questo le conferì un'aura di eroismo morale e artistico.
3. Influenza su Altri Poeti
La sua opera ha influenzato profondamente autori come Joseph Brodskij, che la considerava un modello di resistenza poetica.
4. Riscoperta Postuma
Negli anni ’60 e ’70, dopo la sua morte, venne finalmente riconosciuta anche in Unione Sovietica. Oggi è considerata una delle più grandi poetesse del Novecento.
5. Omaggi nella Cultura Moderna
Numerosi compositori russi hanno musicato i suoi versi.
Il suo Requiem è stato letto in tutto il mondo come testimonianza delle persecuzioni sovietiche.
È stata oggetto di numerosi studi accademici in Russia e in Occidente.