domenica 13 luglio 2025

Corso di Storia della letteratura: Saramago 1922

José Saramago 1922

José Saramago nasce il 16 novembre 1922 ad Azinhaga, un piccolo villaggio del Portogallo. Di umili origini, cresce in una famiglia di contadini e operai e, a causa delle difficoltà economiche, non può completare gli studi universitari. Lavora come meccanico, traduttore, giornalista e editore, prima di affermarsi come scrittore. La sua carriera letteraria decolla relativamente tardi, con Memoriale del convento (1982), che lo consacra come uno degli autori più importanti del suo tempo. Ateo e comunista convinto, Saramago è spesso critico nei confronti della politica portoghese e della Chiesa cattolica. Nel 1998 riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Muore il 18 giugno 2010 a Lanzarote, dove aveva scelto di vivere negli ultimi anni della sua vita.

Opere principali

Saramago è noto per il suo stile narrativo unico, caratterizzato da lunghe frasi senza punteggiatura convenzionale e da un uso peculiare del discorso indiretto libero. Le sue opere mescolano storia, filosofia, allegoria e critica sociale.

Narrativa:

Memoriale del convento (1982) – Un romanzo storico e visionario ambientato nel Portogallo del XVIII secolo.

L’anno della morte di Ricardo Reis (1984) – Un dialogo tra finzione e realtà, con il poeta Pessoa come protagonista implicito.

La zattera di pietra (1986) – Un’allegoria politica in cui la penisola iberica si stacca dall’Europa e vaga nell’oceano.

Cecità (1995) – Una potente metafora della condizione umana, in cui un’epidemia di cecità improvvisa porta il caos nella società.

Tutti i nomi (1997) – Una riflessione sull’identità e la solitudine attraverso la storia di un archivista ossessionato da una donna sconosciuta.

Il Vangelo secondo Gesù Cristo (1991) – Una rilettura provocatoria della vita di Cristo, vista da una prospettiva umana e non divina.

Saggio sulla lucidità (2004) – Un seguito ideale di Cecità, in cui i cittadini scelgono in massa di votare scheda bianca, scatenando una crisi politica.

Valore letterario e importanza

José Saramago è stato un maestro dell’allegoria e della critica sociale. La sua prosa innovativa, che sfida le convenzioni grammaticali, crea un flusso narrativo che immerge il lettore in un mondo sospeso tra realtà e finzione. I suoi romanzi affrontano temi universali come il potere, la libertà, la fragilità umana e il destino collettivo, sempre con una vena ironica e dissacrante. La sua visione del mondo, spesso pessimistica ma profondamente umana, ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura contemporanea, rendendolo uno degli scrittori più influenti del XX e XXI secolo.



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