venerdì 31 maggio 2024

Corso di storia della letteratura: Verga 1840

Giovanni Verga 1840

Giovanni Verga (2 settembre 1840 - 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore italiano, noto principalmente per le sue opere che ritraggono la vita rurale in Sicilia. È considerato uno dei principali esponenti del Verismo, un movimento letterario italiano che cercava di rappresentare la realtà in modo oggettivo e crudo. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Giovanni Verga:

Origini e Formazione: Verga nacque a Catania, in Sicilia, da una famiglia benestante. Studiò legge all'Università di Catania, ma presto si dedicò alla letteratura, trasferendosi a Firenze e poi a Milano.

"I Malavoglia" (1881): Questo romanzo è uno dei capolavori di Verga e rappresenta la storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, un villaggio di pescatori in Sicilia. Il romanzo esplora le difficoltà della vita quotidiana, la lotta contro la povertà e la disintegrazione della famiglia.

"Mastro-don Gesualdo" (1889): Un altro importante romanzo di Verga, che racconta la storia di un uomo determinato a salire socialmente a ogni costo. Il romanzo esplora temi come l'ambizione, il potere e i conflitti familiari.

"La Cavalleria Rusticana" (1884): Questo racconto breve è probabilmente l'opera più conosciuta di Verga. È una storia di passione, vendetta e onore ambientata nella Sicilia rurale. L'opera è stata adattata in un'opera teatrale da Pietro Mascagni e in un film.

Partecipazione alla Vita Politica: Verga fu coinvolto anche nella vita politica e sociale del suo tempo. Fu eletto al Parlamento italiano, ma successivamente si ritirò dalla politica.

Ultimi Anni: Alla fine della sua vita, Verga trascorse del tempo in isolamento. Visse a Catania negli ultimi anni, dove morì nel 1922.

Stile Letterario: La scrittura di Verga è caratterizzata da un linguaggio realistico e una rappresentazione cruda della vita. Il suo stile influenzò notevolmente la letteratura italiana e il modo in cui si affrontavano i temi sociali.

Giovanni Verga è riconosciuto come uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana del XIX secolo. La sua capacità di ritrarre la vita e i personaggi con un realismo pungente ha lasciato un'impronta duratura sulla letteratura italiana.

Corso di storia della letteratura: Hardy 1840

Thomas Hardy 1840

Thomas Hardy (2 giugno 1840 - 11 gennaio 1928) è stato uno scrittore e poeta inglese del periodo vittoriano ed edoardiano. Hardy è noto per le sue opere che esplorano le dinamiche sociali e psicologiche della vita rurale nell'Inghilterra del XIX secolo. La sua narrativa spesso riflette il pessimismo nei confronti della vita e della natura umana.

Alcuni dei romanzi più noti di Hardy includono:

"Jude l'Oscuro" ("Jude the Obscure") - Il romanzo segue la vita di Jude Fawley, un giovane che sogna di diventare studioso, ma le difficoltà della vita e l'amore complicato portano a una tragedia.

"Tess dei d'Urberville" ("Tess of the d'Urbervilles") - Tess Durbeyfield è una giovane donna che lotta con le circostanze della sua vita e le conseguenze del suo incontro con Alec d'Urberville.

"Il sindaco di Casterbridge" ("The Mayor of Casterbridge") - La storia di Michael Henchard, un uomo che vende sua moglie e sua figlia e che successivamente diventa il sindaco di Casterbridge.

"Lontano dal mondo" ("Far from the Madding Crowd") - La storia di Bathsheba Everdene e dei tre uomini che cercano il suo affetto, esplorando temi di amore e destino.

"Il ritorno del nativo" ("The Return of the Native") - Ambientato nell'area di Egdon Heath, il romanzo segue i conflitti e gli amori dei suoi personaggi.

Hardy era anche un poeta prolifico, e le sue raccolte poetiche, come "Wessex Poems" e "Poems of the Past and Present", riflettono spesso le stesse tematiche e l'atmosfera delle sue opere narrative.

Sebbene la sua scrittura fosse considerata controversa e talvolta provocatoria durante la sua vita, Thomas Hardy è ora considerato uno dei più grandi romanzieri del periodo vittoriano e la sua opera è ampiamente studiata e apprezzata.

mercoledì 8 maggio 2024

Corso di storia della letteratura: Capuana 1839

Luigi Capuana 1839

Luigi Capuana (28 maggio 1839 - 29 novembre 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e drammaturgo italiano. È noto per essere stato uno dei fondatori del movimento letterario del Verismo, che cercava di rappresentare la realtà in modo oggettivo e crudo. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Luigi Capuana:

Gioventù e Formazione: Luigi Capuana nacque a Mineo, in Sicilia. Studiò a Catania e successivamente a Firenze, dove entrò in contatto con il circolo di scrittori e intellettuali che sarebbero diventati i protagonisti del movimento verista.

Il Verismo: Capuana, insieme a Giovanni Verga, è considerato uno dei principali teorici del Verismo. Questo movimento letterario si concentrava sulla rappresentazione realistica e oggettiva della vita quotidiana, spesso enfatizzando gli aspetti più crudi e veri della realtà.

Scrittura e Opere: Capuana scrisse romanzi, racconti, drammi e critica letteraria. Tra le sue opere più conosciute ci sono "Il marchese di Roccaverdina" (1878) e "Gli "americani" (1884). Il primo è considerato uno dei primi romanzi veristi, mentre il secondo è una satira sociale sulle imitazioni degli americani nella Sicilia dell'epoca.

Collaborazioni e Critica: Capuana fu attivo nella critica letteraria e collaborò con diverse riviste letterarie, tra cui "Il Fanfulla della Domenica". La sua critica sostenne e difese le nuove tendenze letterarie del Verismo e influenzò il dibattito letterario dell'epoca.

Carriera Accademica: Capuana insegnò letteratura italiana all'Università di Catania e in seguito all'Università di Roma. La sua attività accademica contribuì a diffondere il Verismo e a influenzare le generazioni successive di scrittori e critici.

Morte e Eredità: Luigi Capuana morì a Catania nel 1915. La sua eredità letteraria è spesso associata al movimento verista, e la sua influenza si estende agli scrittori successivi che abbracciarono la rappresentazione realistica della vita nelle loro opere.

Luigi Capuana è una figura importante nella storia della letteratura italiana, specialmente per il suo ruolo chiave nel movimento verista. La sua attività come scrittore, critico e insegnante ha lasciato un'impronta duratura sulla letteratura e sulla cultura italiana del XIX secolo.

sabato 4 maggio 2024

Corso di storia della letteratura: Carducci 1835

 Giosuè Carducci 1835


Giosuè Carducci (27 luglio 1835 - 16 febbraio 1907) è stato un poeta e scrittore italiano, noto per essere stato il primo italiano a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Giosuè Carducci.

Gioventù e Formazione: Nato a Valdicastello, in Toscana, Carducci studiò presso l'Università di Pisa. Fu influenzato da diverse correnti letterarie e culturali, tra cui il Romanticismo e il Classicismo.

Attività Accademica: Carducci intraprese una carriera accademica e insegnò letteratura italiana in diverse università italiane. Fu anche coinvolto in attività politiche, sostenendo ideali patriottici e nazionalisti.

"Inno a Satana": Nel 1863, Carducci scrisse "Inno a Satana," una poesia controversa che suscitò l'attenzione e la critica del pubblico e delle autorità ecclesiastiche. Questa poesia rifletteva la sua ribellione contro l'autorità religiosa e le convenzioni tradizionali.

Poesia e Opere Letterarie: Giosuè Carducci è noto soprattutto per la sua produzione poetica. Tra le sue opere più celebri ci sono le "Odi barbare" (1877), una raccolta di poesie che mescola elementi classici e innovazioni linguistiche, e "Rime nuove" (1887). La sua poesia spesso celebrava la grandezza storica dell'Italia e i suoi ideali patriottici.

Il Nobel per la Letteratura: Nel 1906, Giosuè Carducci fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura, diventando il primo italiano a ricevere tale onore. La motivazione del premio sottolineò il suo lavoro poético, ispirato da idee classiche e profondamente radicato nella tradizione italiana.

Ultimi Anni e Morte: Carducci visse gli ultimi anni della sua vita a Bologna, dove continuò la sua attività accademica e scrisse fino alla sua morte nel 1907.

Eredità: Giosuè Carducci è considerato una figura di grande rilevanza nella letteratura italiana del XIX secolo. La sua poesia, caratterizzata da uno stile vigoroso e un profondo amore per la storia e la cultura italiana, ha influenzato numerosi poeti successivi. La sua vittoria del Premio Nobel ha confermato il suo status di figura letteraria di spicco a livello internazionale.

Giosuè Carducci è rimasto un'icona della letteratura italiana, celebrato per il suo contributo alla poesia e alla cultura del suo paese.

mercoledì 1 maggio 2024

Corso di storia della letteratura: Carroll 1832

Lewis Carroll 1832

Lewis Carroll è lo pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (1832-1898), noto principalmente per essere l'autore di "Alice nel Paese delle Meraviglie" e del suo seguito, "Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò". Nacque a Daresbury, nel Cheshire, in Inghilterra, e visse la maggior parte della sua vita a Oxford.

Dodgson era un professore di matematica presso il Christ Church College dell'Università di Oxford. Tuttavia, è diventato celebre per i suoi racconti per bambini, scritti sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll. La storia di "Alice nel Paese delle Meraviglie" è stata inizialmente raccontata a tre sorelle, tra cui Alice Liddell, di cui il racconto prende il nome. Fu proprio la sua relazione con Alice e le sue sorelle che ispirò Dodgson a creare questa storia fantastica.

Pubblicato nel 1865, "Alice nel Paese delle Meraviglie" è un racconto surreale e fantastico che segue le avventure di una giovane ragazza di nome Alice, che cade in un mondo stravagante e assurdo popolato da strane creature e personaggi bizzarri. Il libro ha guadagnato un'enorme popolarità per la sua narrazione innovativa, Il Suo umorismo e la sua fantasia senza limiti.

Il Seguito, "Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò", è stato pubblicato nel 1871 e segue Alice in un altro viaggio straordinario attraverso uno specchio verso un mondo dove le regole della logica sembrano essere completamente ribaltate.

Lewis Caroll non era solo uno scrittore di racconti per bambini, ma era anche un matematico e un fotografo dilettante. La sua abilità nel creare mondi fantastici e bizzarri, insieme alla sua capacità di intrattenere e affascinare il pubblico di tutte le età, ha reso le sue opere un pilastro della letteratura per l'infanzia e una parte indelebile della cultura popolare.

LA LIBRERIA DI BABELE News 2 luglio 2025

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